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Asseverazione Bonus Edilizi: è sempre obbligatoria la verifica con l’Allegato A?

L’asseverazione Bonus Edilizi per dimostrare la congruità della spesa deve essere fatta con un occhio al nuovo Allegato A del Decreto Prezzi. Sempre? A dire il vero, no! 

 

Forse sei già a conoscenza del fatto che sono cambiati i massimali per l’asseverazione Bonus Edilizi.

Ma forse non sai quali sono tutte le spese importanti per l’Asseverazione di congruità dei costi e quelle che, invece, sono escluse dai nuovi massimali indicati nell’Allegato A del Decreto Prezzi del MiTE

E la questione “prezzi” merita tanta attenzione. 

È proprio di questo che voglio parlarti, per aiutarti a comprendere quali sono le spese escluse dai “costi massimi specifici agevolabili” che puoi portare in detrazione senza avere problemi con l’asseverazione di congruità dei costi in caso di Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa

E in questo breve articolo risponderò a queste 3 specifiche domande: 

  1. Quando bisogna verificare la spesa secondo l’Allegato A?
  2. Quando invece non c’è bisogno di verificare secondo l’Allegato A?
  3. Quali sono le spese escluse dai massimali dell’Allegato A?

 

Se vuoi sostituire le tue vecchie finestre approfittando dei nuovi Bonus Edilizia 2022, sicuramente sai già tutto sugli obblighi e i limiti di spesa da rispettare per ottenere la detrazione che ti spetta senza brutte sorprese. Ma forse ti sfugge qualche “dettaglio” sull’asseverazione Bonus Edilizi, anche perché dal 15 aprile 2022 le regole sono cambiate. 

Quindi, mettiamo in chiaro le cose.

 

Asseverazione spesa bonus edilizi: l’Allegato A è un problema? 

Da metà aprile è diventato obbligatorio il doppio controllo di congruità con l’Allegato A del Decreto Prezzi del MiTE – clicca qui per approfondire – per portare in detrazione (senza brutte soprese!) l’importo per determinati interventi di riqualificazione energetica, come la sostituzione dei vecchi infissi. 

Il problema è che in molti casi l’allegato A è più stringente rispetto ai vecchi massimali per il Superbonus e per gli altri Bonus Minori. Ma se tiriamo in ballo la manodopera cambia tutto (sicuramente vuoi sapere se puoi portare in detrazione tutte le spese per lo smontaggio infissi e per l’installazione delle nuove soluzioni che renderanno la tua casa a basso consumo). O meglio, ci sono delle note positive che voglio portare alla tua attenzione. 

Ma prima…

 

Quando bisogna verificare la congruità della spesa utilizzando anche l’Allegato A?

L’asseverazione bonus edilizi con in mano l’Allegato A è obbligatoria:

  • nei casi per cui è prevista l’asseverazione di congruità;
  • quando decidi di sostituire i tuoi vecchi serramenti con l’Ecobonus “classico”;
  • quando decidi di sfruttare il Bonus Casa e l’intervento di sostituzione dei tuoi vecchi infissi supera l’importo di 10.000 euro e vuoi beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito;
  • Per tutti gli interventi che rientrano nel perimetro del Superbonus al 110% e anche del Bonus Facciate

 

In tutti questi casi, l’asseverazione di congruità dei costi, con doppia verifica (Prezzari + Allegato A per rimanere nei massimali), è la chiave che ti consentirà di aprire la grande porta che nasconde le nuove agevolazioni per ristrutturare e riqualificare la tua casa. 

 

Quando non è richiesta la verifica con l’Allegato A?

Rispondo sempre analizzando la questione dal punto di vista prettamente normativo, perché comunque è sempre possibile verificare la congruità in modo sommario con l’Allegato A in mano (per scrupolo!).

Ma secondo le nuove norme, l’asseverazione Bonus Edilizi per dimostrare la congruità della spesa sostenuta non si basa sull’Allegato A quando:  

  • richiedi la detrazione diretta per la spesa sostenuta per l’acquisto e installazione di nuove finestre con il Bonus Casa; 
  • quando l’importo totale dell’intervento in Bonus Casa (anche in manutenzione ordinaria – clicca qui per approfondire) è inferiore ai 10.000 euro, nel caso di cessione del credito o sconto in fattura. 

 

E siamo arrivati così al nocciolo della questione. 

 

Asseverazione Bonus Edilizi: quali spese sono escluse dagli importi riportati nella tabella dell’Allegato A? 

Gli importi in tabella sono al netto di: 

  • IVA 
  • Prestazioni professionali 
  • Opere relative all’installazione
  • Manodopera per la messa in opera dei beni. 

 

Ma ecco il “dubbio dei dubbi”: l’importo è riferito ai costi di fornitura del bene o all’opera compiuta? 

Riprendo la FAQ n.2 che il MiTE ha pubblicato tramite l’ENEA: 

“è riferito all’insieme dei beni che concorrono alla realizzazione dell’intervento. A titolo esemplificativo e non esaustivo, nel caso di infissi, la fornitura di infisso, telaio, controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile, persiane e, ove previsto, componentistica dell’impianto […]”

Ma…

 

Asseverazione Bonus Edilizi: tutto più facile con massimali aumentati del 20%?

Il MiTE ha specificato che i nuovi massimali specifici di costo per le opere indicate nell’Allegato A sono stati aumentati di circa il 20% rispetto ai vecchi massimali. 

Bene. 

Però, sono massimali che comprendono tutti gli accessori, quindi cassonetto, controtelaio, coprifili e così via. 

E questo sai che significa? 

Che non c’è più un massimale autonomo di detrazione. E diventa tutto più complicato (stringente!) calcolare la spesa congrua per l’asseverazione Bonus edilizi. 

Poi, ecco l’amara sorpresa: se l’intervento prevede la sostituzione del serramento, del cassonetto, del controtelaio e di altri elementi, il nuovo massimale (proprio quello aumentato del 20%!) risulta essere più basso del vecchio massimale autonomo. 

Ma c’è anche una buona notizia

Prima abbiamo visto che tra le spese escluse dai nuovi massimali per l’asseverazione di congruità dei costi c’è anche la manodopera. A questo punto, è d’obbligo fare una precisazione:

non sono compresi nel massimale e possono essere portati in detrazione, il costo della manodopera per lo smontaggio dei vecchi serramenti, per il taglio del telaio murato e per il taglio del davanzale passante, per il posizionamento dei serramenti e l’installazione vera e propria del serramento, per la pulizia del serramento e del cantiere.

E questo è un bel vantaggio per te che vuoi portare in detrazione la spesa per la sostituzione dei vecchi infissi, se il fornitore non ti sbaglia la fattura! Per non avere problemi, è importante inserire tutti questi costi sotto la voce “manodopera per la posa dei serramenti” e tutte le spese devono essere congrue (ecco che entrano in gioco gli altri prezzari per definire le varie spese che puoi portare in detrazione in aggiunta ai massimali indicati nell’Allegato A). 

In pratica, è importante calcolare tutte le spese, anche quelle “extra”, con attenzione al dettaglio. 

 

Come non avere problemi con l’asseverazione bonus edilizi 

Senza troppi giri di parole, diventa per te fondamentale affidarti a professionisti qualificati e preparati dal punto di vista tecnico (per avere il massimo dai tuoi nuovi serramenti) e dal punto di vista fiscale (per evitare spiacevoli soprese alla fine dei lavori). 

Contattando il consulente posa qualificata di zona a te più vicino, riceverai immediatamente assistenza per ottenere la detrazione che ti spetta per serramenti a misura delle tue esigenze, cioè serramenti che sceglierai seguendo un metodo già collaudato, senza perdere tempo, ma soprattutto senza commettere inutili errori.

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
Guido Alberti

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