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Bonus 110 per cento come funziona: 7 regole per ottenere l’agevolazione

Come funziona il Bonus 110 per cento? E come ottenerlo senza commettere errori e brutte sorprese? 

Non è come prima!

Il Superbonus per l’edilizia è cambiato. Per alcuni aspetti in meglio, ma per altri meglio lasciar perdere. 

Ora, dato che questo contenuto non è stato pensato per far polemica, ma solo per aiutare chi ha dubbi da spazzare via sul bonus 110 per cento per la sostituzione degli infissi e altri interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica, passiamo subito alle regole da rispettare per non avere problemi prima, durante e dopo i lavori. 

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Bonus 110 per cento: le 7 regole base per non litigare con il Fisco e fare (davvero) i lavori “a costo quasi zero”

Interventi trainanti e trainati, doppio salto di classe, asseverazioni, visto di conformità, bonifici, attestazioni per imprese impegnate nei lavori e… questo 110 per cento conviene davvero? 

Diciamo di sì, anche se dai “piani alti” stanno facendo di tutto per complicare la vita degli addetti ai lavori e dei contribuenti. Negli ultimi anni, e tanto negli ultimi mesi, non sono mancati i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sui tanti requisiti e adempimenti da rispettare per il riconoscimento della detrazione fiscale. 

Per fortuna! Tante regole sono cambiate dalla sera alla mattina, gettando nell’incertezza professionisti e privati. E l’Agenzia delle Entrate ha risposto a tanti interpelli e ha pubblicato diverse circolari per fare chiarezza. 

Una cosa è certa: rispondere alla domanda “come funziona il Bonus 110 per cento?” è tanto (ma tanto!) difficile. E in un solo articolo è impossibile toccare tutti gli aspetti tecnici e fiscali di una misura così articolata e che fin dal primo momento si è presentata come la più complicata del mondo dell’edilizia.

Ma è possibile definire quelli che sono gli aspetti più delicati e importanti, quelle 7 regole base da rispettare per ottenere il Bonus 110 per cento senza litigare con il Fisco. 

E lo facciamo subito. 

 

1- Bonus 110 per cento in versione “eco” e doppio salto di classe 

Una delle poche regole rimaste invariate. 

Per beneficiare della detrazione del Super Ecobonus 110%, anche con sconto in fattura e cessione del credito, è necessario che gli interventi trainanti e trainati previsti dal progetto di riqualificazione energetica contribuiscano al miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’immobile. 

Un miglioramento da attestare tramite A.P.E. (Attestato di Prestazione Energetica). 

Questa era la “buona” notizia. 

Passiamo agli aspetti più complicati della maxi agevolazione. 

 

2- Bonus 110 per cento e Asseverazioni: 2 chiavi che aprono la stessa porta

Ne servono 2!

Sono richieste 2 asseverazioni per aprire la porta del 110 per cento. 

I tecnici abilitati devono rilasciare al termine dei lavori o per ogni Sal (Stato di Avanzamento Lavori) 2 diverse asseverazioni per dimostrare che sono state rispettare le “regole del gioco”: 

  1. asseverazione attestante i requisiti “tecnici” previsti dal decreto requisiti del Mise del 6 agosto 2020, il quale ha sostituito, solo per i lavori iniziati dal 6 ottobre 2020, quelli indicati nei decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 febbraio 2007 e dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008;
  2. asseverazione di congruità delle spese sostenute. 

 

Le asseverazioni per il Bonus 110 per cento (e anche per gli altri Bonus, compreso il Bonus Infissi) hanno messo in crisi tanti professionisti. E se sei un addetto ai lavori e vuoi approfondire la questione “Asseverazioni e Bonus” sotto tutti i punti di vista, clicca qui per leggere vari contenuti specifici (trovi anche la soluzione per asseverare senza stress e in modo sicuro infissi e serramenti!). 

Dato che abbiamo parlato di spese da sostenere, facciamo insieme un bonifico “a norma”. 

 

3 – Per il Bonus 110 per cento serve il bonifico parlante! 

Dopo “come funziona il Bonus 110 per cento?” è questo il dubbio più grande: “come pagare i lavori?”

Stiamo parlando di interventi “a costo quasi zero”, è vero. Ma per il Superbonus, le persone fisiche e gli amministratori di condominio devono effettuare il pagamento dei lavori mediante bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento (ad esempio, super bonus del 110%), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. 

In parole molto semplici, serve il bonifico parlante!

Una precisazione: per il Super Ecobonus con lavori iniziati dal 6 ottobre 2020, il bonifico parlante deve contenere anche il numero e la data della fattura che viene pagata.

 

4- Il Bonus 110 per cento NON funziona senza visto di conformità

Anche in dichiarazione!

Il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato per dichiarare che “tutto è in regola per accedere al Bonus 110 per cento” è richiesto anche ai fini della detrazioni diretta. Quindi, non solo per l’opzione di cessione e sconto in fattura.

Si tratta di un visto di conformità “nuovo” nel modello Redditi o nel 730 per le spese sostenute dal 12 novembre 2021, a fronte di fatture emesse da tale data (circolare n. 16/E/2021, paragrafo 1.1.1.1). Ma questo nuovo visto non è richiesto per la dichiarazione presentata dal sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale ovvero direttamente dal contribuente attraverso la precompilata.

 

5 – Contratti collettivi, Durc contributivo e Durc di congruità: come è cambiata l’edilizia agevolata nel 2022 per le imprese e i contribuenti

Spazio alle novità del 2022: 

  1. in caso di opere di importo complessivamente superiore a 70.000 euro, il bonus 110 per cento e gli altri Bonus sono riconosciuti solo se nell’atto di affidamento, relativamente ai lavori edili avviati successivamente al 27 maggio 2022, viene indicato che i gli stessi lavori edili sono eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali (qui un approfondimento per infissi e serramenti).
  2. In caso di violazione delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sul luogo del lavoro e nei cantieri o le obbligazioni contributive, il contribuente perde il diritto alla detrazione (articolo 4, comma 1, lettera d, decreto interministeriale n. 41/1998 – clicca qui). Cosa fare per non perdere il beneficio fiscale? Richiedere la dichiarazione sostitutiva della ditta esecutrice dei lavori e per la regolarità contributiva ottenere il Durc contributivo.
  3. Il contribuente, prima di procedere al saldo dei lavori edili con il Bonus 110 per cento, deve richiedere all’impresa affidataria il Durc di congruità della manodopera, come specificato nella circolare del 27 maggio 2022, n. 19/E, al paragrafo 8.

 

Passiamo alle ultime 2 regole. 

 

6- Qualificazione Soa per le imprese impegnate con il Superbonus (dal 2023!)

Un’impresa non vale l’altra!

Dal 1° gennaio 2023, con un periodo transitorio di 6 mesi, l’esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro dovrà essere affidata “ad imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto” (ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto) dell’attestazione di qualificazione Soa, rilasciata da una «Società organismo di attestazione» (Soa), autorizzata dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), ai sensi dell’articolo 84 del Codice appalti pubblici e dei contratti di concessione (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50).

Una nuova regola che continua a far discutere perché rischia di tagliare fuori dal Superbonus tante imprese. 

Ma tant’è. 

 

7 – La regola d’oro per ottenere il Bonus 110 per cento senza correre rischi per infissi “a costo quasi zero”

Senza troppi giri di parole, se vuoi ottenere il risultato che ti aspetti con zero noie fiscali hai bisogno di professionisti qualificati per il tuo progetto di ristrutturazione e riqualificazione con il 110%. 

Il Bonus 110 per cento è davvero tanto complicato e l’incertezza normativa dell’ultimo periodo di certo non ha reso le cose più semplici. 

Ma è anche tanto conveniente e la soluzione per fare i lavori in modo sicuro è proprio qui: 

la Rete posaqualificata.it mette a tua disposizione professionisti che lavorano con metodo, per aiutarti a scegliere i tuoi nuovi serramenti senza commettere errori e a sfruttare sconto in fattura e cessione del credito con il Super Bonus “senza stress” e senza correre rischi.

Avrai al tuo fianco solo professionisti e imprese qualificate che lavorano con metodo, analizzando bene il tuo caso dal punto di vista tecnico e fiscale per trovare una soluzione su misura e sicura. 

 

Cosa devi fare? 

Contattando il consulente posa qualificata di zona a te più vicino, riceverai immediatamente assistenza per ottenere la detrazione che ti spetta per serramenti a misura delle tue esigenze, cioè serramenti che sceglierai seguendo un metodo già collaudato, senza perdere tempo, ma soprattutto senza commettere inutili errori.  

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
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