Più volte ho fatto riferimento alla progettazione della posa in opera degli infissi, e oggi, accolgo le numerose richieste per mostrare un caso reale. La progettazione della posa in opera non dev’essere considerata come una perdita di tempo, nel modo più assoluto.
La progettazione è infatti valore aggiunto per il committente, ma anche e soprattutto, per il progettista.
E’ sbagliato pensare che deve esserci progettazione solo in presenza di costruzioni a bassissimo consumo, per cui si richiede la certificazione CasaClima o Passive House.
Se progetto e realizzo correttamente il sistema finestra ne guadagno in comfort abitativo e sicuramente in termini economici nel lungo periodo.
In quest’articolo vi mostro un caso reale di progettazione della posa in opera.
L’edificio in questione è una normale costruzione in Zona Climatica “D”.
Il committente vuole qualcosa in più dai suoi serramenti e inizia a documentarsi anche e soprattutto di come questi vengano posti in opera. Esclude il cassonetto che la maggior parte dei serramentisti della sua zona gli propone, vi lascio immaginare quale, e inizia a cercare. Capisce che il controtelaio metallico è un ponte termico non indifferente e cerca materiali alternativi. Si lascia consigliare dallo studio di progettazione, fidandosi dell’importanza della posa in opera, arriva alla scelta e in modo abbastanza deciso pretende anche la posa del controtelaio. Tra le varie soluzioni che gli sono prospettate, alla fine opta per un sistema integrato, controtelaio e cassonetto.
Composizione del sistema finestra
Il sistema si compone di un controtelaio in legno (OSB) e un cassonetto miniblocco con ispezione esterna. L’ispezione del cassonetto dall’esterno risolve i problemi di tenuta all’aria cui spesso sono soggetti i cassonetti con ispezione dall’interno; esistono però sul mercato cassonetti a tenuta con ispezione interna. L’unico passaggio tra interno ed esterno resta il corrugato per la motorizzazione della tapparella.
A tal proposito è sufficiente utilizzare dei semplici tappi in elastometro termoplastico (TPE).
Nel caso specifico, tutte le finestre hanno accesso dai balconi, motivo per cui, anche l’eventuale ispezione, in caso di blocco o manutenzione dell’avvolgibile non creerebbe disagio alcuno. Spesso infatti la scelta del cassonetto con ispezione esterna viene esclusa perché un’eventuale manutenzione richiederebbe un intervento dall’esterno, con problemi di gestione e costi sicuramente più elevati!
Fin qui nulla è tutto come si è sempre, o quasi, fatto.
Progettazione dell’applicazione del sistema integrato
Prima di arrivare in cantiere a posare il sistema integrato, cassonetto e controtelaio, si progetta quella che sarà l’applicazione, definendo i tre livelli di posa e scegliendo materiali adeguati. Questa fase è molto importante perché consente di chiarire ogni dubbio prima di passare alla realizzazione del sistema controtelaio/cassonetto.
Una volta definita la progettazione, ritengo, che a mio avviso vada fatto un ulteriore passaggio prima della posa. Verificare se ciò che abbiamo progettato rispetta quanto premesso e cioè, verificare tramite una modellazione agli elementi finiti (FEM) che non vi siano ponti termici, che le isoterme abbiano un andamento regolare e che il rischio condensa sia scongiurato. Se la verifica, che è da farsi in funzione della Zona Climatica di appartenenza del cantiere, da esito positivo, si passa al cantiere. Nel caso specifico ho preferito verificare il tutto come se il cantiere fosse in Zona E, in modo da valutarne il comportamento anche con temperature di riferimento più basse.
Tengo a precisare che molte scelte progettuali non dipendono direttamente da me, ma sono frutto di mediazione tra cantiere, progettista, esigenze del committente e impresa appaltatrice. Il caso in esame non vuol essere un esempio di studio, ma la dimostrazione di come vada progettata e approfondita la posa in opera anche in un cantiere qualsiasi!
La documentazione prodotta è inoltre maggiore a quanto riportato in quest’articolo.
Conclusione
Al solito, quindi, esistono due modi per affrontare la posa in opera del serramento:
– Il primo è farlo in modo qualificato!
– Il secondo è farlo come si è sempre fatto, affidandosi alla pratica del “tanto si è fatto sempre così…”!
Non entro nel merito di quale sia il modo giusto di affrontare la posa in opera, ma penso che il mio pensiero sia piuttosto chiaro, o sbaglio? 🙂
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7 risposte
salve, sono un installatore di controtelai e serramenti. vivo e lavoro in calabria ed è ancora molto difficile qui far capire ad imprese, progettisti committenti e colleghi serramentisti tutti questi concetti.
volevo per l’appunto fare una domanda: mi è stato richesto un preventivo per una fornitura di controtelai e serramenti per una nuova costruzione; i controtelai e la posa di essi però non mi sono stati commissionati, evidentemente in virtù di un prezzo da parte mia molto generoso per il servizio proposto (ho naturalmente progettato i giunti e verificato tutte le temperature interne) ma purtroppo giudicato eccessivo per gli standard (pessimi) di zona.
comunque l’istallazione dei serramenti( di altissima qualità) mi sono stati commissionati, e ora ho paura del controtelaio che mi troverò di fronte.
vorrei dei consigli su come comportarmi al momento dell’istallazione quando sicuramente trovero dei c/t non idonei
grazie
Buongiorno! So benissimo quali sono le difficoltà che ogni giorno incontra, poiché quotidianamente opero non molto distante da te, ma non bisogna mollare. Nel lungo periodo credo avremo ragione! Per quanto riguarda la tua domanda, il mio consiglio è quello di acquisire la commessa, ancora meglio se con acconto, dopo di che scrivere due righe dove comunichi quelle che sono le “NON CONFORMITÀ'” sollevandotene da ogni responsabilità. L’unico modo per farlo è tramite PEC o raccomandata. Io generalmente faccio così.
grazie per il consiglio e complimenti per il sito e soprattutto per le competenze.
anch’io penso come te che il tempo ci darà ragione, si tratta solo di accelerare i tempi 🙂
ho molta fiducia e il fatto di sapere che ci sono persone giovani appassionati e disponibili come te è confortante. io ho 24 anni e penso che sia la nostra generazione che debba guidare questo “cambiamento”.
per ora grazie, penso che ti riscriverò presto, e vista la vicinanza mi piacerebbe anche venirti a trovare in azienda per confrontarci
saluti
Quando vuoi, non può che farmi piacere!
Salve,
Non sono un professionista della posa né un costruttore.
Sono sol un’appassionato di teoria e tecnicismi in genere che ultimamente nell’ ambito dell’isolamento termico delle abitazioni, ha trovato una serie di bei grattacapi da analizzare e capire.
Grazie ai suoi articoli ho capito molte più cose.
Grazie
Buongiorno, mille grazie. Ci segua pure su facebook alla pagina https://www.facebook.com/posaqualificata. A presto.