Non si fa altro che parlare di cessione del credito Ecobonus, ma la situazione ancora non è molto chiara. Ecco alcune delle più frequenti domande sulla cessione del credito di imposta relativa agli interventi di riqualificazione energetica previsti dall’Ecobonus 2020.
La cessione del credito Ecobonus è un argomento che sta facendo impazzire tutti i privati che hanno intenzione di ristrutturare e riqualificare la loro casa e tutti i professionisti.
I primi ancora non sanno a chi rivolgersi e non hanno ben chiaro il meccanismo della cessione del credito; i secondi stanno attendendo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate per avere un più preciso quadro sulla situazione.
Nell’attesa di veder pubblicate le direttive ufficiali per l’applicazione di tutte le misure necessaria per ottenere il Superbonus al 110%, ho deciso di scrivere un articolo diverso dal solito.
Domande e risposte.
Forse il modo migliore per fare chiarezza sul testo dell’articolo 121 del Decreto Rilancio che contiene le indicazioni sullo sconto in fattura e la tanto discussa cessione del credito.
Non mi soffermerò sulla tipologia di interventi da fare per accedere all’Ecobonus e sui limiti della classe energetica previsti, ma voglio invitarti a concentrarti su quello che è l’aspetto più delicato della questione: la cessione del credito di imposta.
Partiamo.
Ecobonus 2020 con cessione del credito: quanta confusione!
Questo il testo dell’articolo 121 del Decreto Rilancio di maggio:
“I soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per gli interventi elencanti al comma 2, possono optare in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, alternativamente:
-
per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo potrà recuperare il tutto come credito d’imposta, con successiva facoltà di cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari;
-
per la trasformazione del corrispondente importo della detrazione in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Questa è la prima parte dell’articolo 121 (“Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile”) che sta facendo tanto discutere.
Ma cosa significa tutto questo?
Ecco le risposte a tutte le più frequenti domande.
Che cos’è la cessione del credito Ecobonus?
La cessione del credito di imposta prevista dell’Ecobonus 2020 per interventi di riqualificazione energetica è un particolare strumento per agevolare tutti i soggetti il cui reddito non consente di sfruttare le agevolazioni fiscali previste.
Ma questi soggetti potranno cedere il credito di imposta relativo alla specifica detrazione fiscale a soggetti terzi – ditte appaltatrici, banche e altri intermediari finanziari – avendo così la possibilità di sfruttare il superbonus al 110%.
Come funziona la cessione del credito Ecobonus e Sismabonus?
Tutti i soggetti che effettueranno lavori volti al miglioramento delle prestazioni energetiche della propria casa e riconosciuti come beneficiari degli incentivi fiscali, potranno cedere il credito di imposta a terzi soggetti. Questi ultimi, potranno a loro volta utilizzare il credito ceduto anche in compensazione.
Ma dalle poche notizie in merito si evince che la quota di credito non utilizzata durante l’anno, non potrà essere utilizzata negli anni a seguire come rimborso.
Questo è un aspetto molto importante da prendere in considerazione, sul quale però si attendono ulteriori chiarimenti che non tarderanno ad arrivare nel prossimo mese di luglio.
Cessione del credito Ecobonus: qual è il credito cedibile?
Il credito cedibile corrisponde alla specifica detrazione dall’imposta lorda per tutti gli interventi effettuati per la riqualificazione energetica di un immobile.
Ma come viene determinato il credito cedibile?
Il riferimento è all’intera spesa sostenuta durante il periodo di imposta, tenendo conto anche della spesa con cessione del credito al fornitore. E se il credito è ceduto direttamente al fornitore, la fattura emessa dovrà comprendere anche l’importo relativo alla detrazione ceduta e che può essere considerata credito d’imposta.
La cessione del credito può avvenire nei confronti di più fornitori?
È questa una delle situazioni in cui potresti ritrovarti in caso di una ristrutturazione che coinvolge più professionisti.
Che cosa succede in questo caso?
La cessione del credito può avvenire nei confronti di ciascun fornitore e sarà pari alla detrazione calcolata sulle spese sostenute nei confronti del singolo professionista.
Cessione del credito Ecobonus: chi può beneficiarne e a chi può essere ceduto?
I soggetti che possono beneficiare del meccanismo di cessione del credito di imposta possono essere distinti in 3 differenti gruppi:
- soggetti incapienti, cioè non tenuti al pagamento dell’Irpef;
- soggetti beneficiari della detrazione di cui all’articolo 14 del dl 63/2013 (“Detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica”);
- cessionari del credito che possono effettuare un’ulteriore cessione.
Invece, i soggetti ai quali può essere ceduto il credito di imposta relativo all’Ecobonus 2020 sono:
- fornitori che hanno portato a termine uno degli interventi previsti per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio o per la messa in sicurezza dello stesso. Quindi, anche il serramentista quando la fornitura e l’installazione dei nuovi infissi si somma ad uno dei 3 interventi trainanti descritti del Decreto Rilancio.
- Istituti di credito e intermediari finanziari quando il credito è ceduto da soggetti incapienti (opzione non possibile per il credito di imposta Sismabonus).
Come utilizzare il credito ceduto?
Questo è un altro aspetto molto importante per quanto riguarda la cessione del credito Ecobonus: come può essere utilizzato il credito ceduto dopo l’accettazione?
I crediti accettati e verificati potranno essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, secondo quanto stabilito nella risoluzione n. 58/E del 25 luglio 2018 dell’Agenzia delle Entrate.
A tal proposito, potrebbero esserci ulteriori cambiamenti dopo la conversione in legge del Decreto Rilancio e la pubblicazione delle linee guida della stessa Agenzia delle Entrate.
E, come detto in precedenza, la quota di credito non utilizzata nell’anno non potrà essere chiesta a rimborso negli anni a seguire.
Quali crediti di imposta potranno essere ceduti?
Questa è una delle domande a cui è più facile rispondere. La cessione del credito Ecobonus e Sismabonus è prevista per:
- interventi di riqualificazione energetica degli edifici: isolamento delle superfici esterne (cappotto termico) e sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione invernale;
- installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici;
- fornitura e posa in opera di nuovi serramenti prestazionali;
- interventi di ristrutturazione che rientravano già nel bonus facciate;
- misure antisismiche previste dal Sismabonus al 110%.
Ma è necessario ricordare che per accedere alla Maxi Detrazione è obbligatorio sempre portare a termine uno degli interventi trainanti e il superamento di tutti i limiti previsti (ad esempio, il salto di 2 classi energetiche, rispetto dei Criteri Minimi Ambientali e superamento delle classi di rischio). A questi interventi, potranno essere sommati quelli secondari, come quelli descritti al secondo e terzo punto, per beneficiare della detrazione al 110%.
Cessione del credito Ecobonus e sconto in fattura: che differenza c’è?
Partiamo dalle definizioni:
- lo sconto in fattura è una somma che viene direttamente scalata sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha portato a termine gli interventi. Il fornitore recupererà la somma applicando il meccanismo del credito di imposta e successiva cessione del credito a banche o altri soggetti.
- La cessione del credito è la trasformazione dell’intero importo relativo alle spese sostenute per la ristrutturazione e riqualificazione energetica in credito di imposta. Ed è prevista la possibilità di successive cessioni a istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Quindi, la cessione del credito prevista dall’articolo 121 del Decreto Rilancio offre la grande possibilità di sfruttare immediatamente il valore dell’incentivo di cui si è beneficiari, proprio cedendolo a un altro soggetto. E con la possibilità di cedere tutto alle banche o altri istituti di reddito, il diritto viene immediatamente monetizzato.
Ma c’è da fare una precisazione: anche lo sconto immediato in fattura è una cessione del credito, che viene direttamente concessa dal fornitore. A cambiare sono le modalità per sfruttare gli incentivi statali previsti.
Il credito deve essere ceduto per intero?
Chiudiamo con una spinosa domanda.
Da quanto pubblicato fino a questo momento, si può notare come il credito può essere ceduto tutto o in parte.
Ma cosa conviene fare?
Il consiglio è quello di aspettare: l’Agenzia delle Entrate si pronuncerà presto su questo argomento e anche il commercialista potrà aiutarti ad eliminare ogni tuo dubbio con maggior sicurezza.
Cessione del credito Ecobonus: a chi devi rivolgerti?
La corsa all’oro è iniziata!
Sulla base di un entusiasmo generale al grido “ristrutturazioni gratis per tutti”, la ricerca dei professionisti per portare a termine ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche è già iniziata.
Il mio consiglio è solo uno: rivolgersi a professionisti qualificati per essere sicuri di non commettere errori sia dal punto di vista tecnico dell’intervento, sia per quanto riguarda la compilazione e l’invio di tutte le pratiche utili per l’ottenimento del bonus.
Se devi sostituire i tuoi vecchi infissi con un intervento su misura per massimizzare il comfort domestico e ottenere il massimo risparmio energetico possibile, cerca il consulente posa qualificata di zona a te più vicino.
Seguirà attentamente il tuo caso e non avrai alcun problema di natura burocratica e fiscale per quanto riguarda la cessione del credito Ecobonus.
E non dimenticare che una riqualificazione di successo parte proprio dalla posa in opera qualificata di nuovi infissi prestazionali.
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