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Come fare uno studio di fattibilità per sapere se è possibile accedere all’Ecobonus 110%

Che cos’è lo studio di fattibilità e perché è così importante per l’Ecobonus al 110%? Ecco cosa fare per sapere se è possibile realizzare lavori di efficientamento energetico con le nuove agevolazioni fiscali

 

Lo studio di fattibilità è il pilastro portante del nuovo Ecobonus 110%.

È il primo passo da fare per sapere se ci sono tutti i requisiti, sia oggettivi che soggettivi, per accedere alle nuove agevolazioni.

Ecco, in 2 frasi abbiamo dato una definizione lato sensu di studio di fattibilità, ma che ci consente di capire da dove partire per essere sicuri di non commettere errori, pianificando nel dettaglio tutti gli interventi di riqualificazione della nostra casa.

Il problema è che, per fare tutti gli accertamenti iniziali, che comprendono verifiche e analisi di diverso genere, sia tecniche che fiscali, serve tanto tempo.

E soprattutto serve l’aiuto di professionisti qualificati capaci di portare a termine un preciso studio di fattibilità, che possiamo definire, in modo più preciso, come:

un’analisi che ha lo scopo di valutare le caratteristiche, i costi e i risultati che si possono raggiungere con un determinato progetto, nonché la sua realizzabilità.

 

E nelle preliminari fasi di analisi rientrano anche le verifiche su abusi edilizi e conformità urbanistica dell’immobile di riferimento, oltre a tante prestazioni che solo una squadra di tecnici può portare a termine, collaborando in modo preciso.

Prima di arrivare al progetto, quindi, ci sono diversi step da seguire per avere un quadro completo di ciò che si può fare e di cosa è meglio evitare.

Ma soprattutto per capire se realmente conviene proseguire verso la strada del 110%.

 

Per case singole e in condominio, lo studio di fattibilità Ecobonus 110% è necessario per valutare tutte le alternative progettuali

Come accedere alle agevolazioni fiscali previste dal nuovo Ecobonus?

Bella domanda.

Ma è molto facile rispondere: iniziando da uno studio di fattibilità per sapere se, prima di tutto, è possibile realizzare i lavori di efficientamento energetico – lo stesso vale anche per il Sismabonus – previsti dal D.L. 34/2020.

Un’analisi completa e anche molto complessa, da sottoporre al singolo committente e all’assemblea del condominio.

E visto che lo studio di fattibilità edilizia prevede il controllo di tutte le autorizzazioni edilizie, le planimetrie dell’edificio da riqualificare, sopralluoghi, diagnosi energetiche e vari rilievi, mi preme sottolineare l’importanza di scegliere con attenzione il giusto professionista.

Anzi, i professionisti.

Perché per superare con successo le fasi preliminari di ammissione al nuovo Ecobonus 110% è importante la collaborazione tra più tecnici, spesso riuniti in studi di progettazione.

E proprio partendo da uno studio di fattibilità preliminare è possibile capire cosa si può fare per migliorare la classe energetica di un edificio, trovando soluzioni su misura per fare il doppio salto di classe energetica.

Sempre rientrando nei limiti di spesa Ecobonus 110% e rispettando tutti i requisiti tecnici previsti per singolo intervento.

Quindi, prima di affrontare la questione cessione del credito alle banche, cessione del credito alle imprese, sconto in fattura o detrazione diretta, è meglio concentrarsi su altro.

Valutare se concretamente sia possibile accedere alle agevolazioni fiscali, se si possono ottenere i risultati e i benefici sperati, e qual è la strada più conveniente da seguire.

E lo studio di fattibilità mette in risalto tutti i punti di forza e di debolezza di un progetto di riqualificazione con il Superbonus, definendo opportunità e, ovviamente, anche i rischi.

 

Come fare uno studio di fattibilità? In sintesi, ecco gli adempimenti necessari da fare prima di arrivare al progetto definitivo

Da dove partire?

Con questo articolo, ho deciso di trattare non solo la parte degli adempimenti più tecnici previsti dal nuovo Ecobonus, ma mettere in evidenza anche tutti gli accertamenti utili per verificare appunto la fattibilità di un progetto e l’effettiva agevolazione al 110%.

Quindi, la prima cosa da fare è verificare i requisiti oggettivi e soggettivi previsti dalla legge, cioè relativi alla tipologia dell’edificio da riqualificare e ai beneficiari.

Per approfondire, ti invito a leggere questi 2 articoli: “Ecobonus 2020: su quali immobili è possibile intervenire con il 110%” e “Beneficiari Ecobonus: chi ne ha diritto e chi resta escluso?”

Ma nel preliminare studio di fattibilità per l’Ecobonus 110% rientra anche un’importante verifica sullo stato di legittimità dell’edificio.

Infatti, per accedere alla maxi detrazione è obbligatorio presentare la pratica edilizia per l’ottenimento dei titoli abilitativi necessari alla realizzazione degli interventi. È fondamentale che l’edificio risulti legittimo allo stato di fatto, quindi occorre una verifica della conformità urbanistica.

E poi ci sono gli accertamenti più tecnici.

 

Nello studio di fattibilità rientrano anche la verifica dei requisiti per singolo intervento e l’analisi energetica

Senza doppio salto di classe energetica non si va da nessuna parte.

E per capire dove e come intervenire, per rendere un edificio a basso consumo, l’unica cosa da fare è partire da una approfondita diagnosi energetica.

La certificazione energetica degli edifici , oltre che essere obbligatoria, è indispensabile per iniziare a programmare, nel modo giusto, la realizzazione di mirati interventi per superare i limiti previsti dalla legge e ottenere i risultati sperati. Interventi che dovranno rispettare quanto definito dal  Decreto Requisiti Tecnici Ecobonus all’allegato A, da indicare successivamente nell’asseverazione del tecnico abilitato (qui il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale).

E la certificazione energetica dovrà essere fatta anche dopo, proprio per attestare l’avvenuto salto di classe per accedere all’Ecobonus.

Tiriamo le somme.

 

Consulenza, studio preliminare e di fattibilità: a chi rivolgersi per gestione organizzata di tutte le fasi?

Non è semplice e un solo professionista non può riuscire a fare tutto:

  1. analisi dello stato di fatto dell’edificio;
  2. valutazione iniziale delle caratteristiche tecniche, gestionali, funzionali e economiche degli interventi;
  3. analisi di possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa individuata;
  4. descrizione dei requisiti dell’opera da progettare e da valutare ai fini della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica.

 

Ecco che diventa necessario, come già accennato in precedenza, rivolgersi a un team di professionisti qualificati che già collaborano.

Per andare più spediti verso il 110%, percorrendo una comoda autostrada e non una strada dissestata che potrebbe rallentare le operazioni e causare anche pericolosi incidenti, l’unica cosa da fare è affidarsi a più professionisti organizzati per la gestione delle pratiche Ecobonus.

I consulenti posa qualificata possono aiutarti a trovare la migliore soluzione tecnica e fiscale per sfruttare il Superbonus.

Non dovrai preoccuparti di niente, sia durante le fasi preliminari che alla fine, quando assumerà rilievo la gestione del credito di imposta.

I vantaggi sono evidenti: avrai al tuo fianco professionisti qualificati per la scelta dei migliori serramenti per la tua casa ed esperti nella gestione delle pratiche burocratiche e fiscali.

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
Guido Alberti

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