Come fare la comunicazione sconto in fattura o cessione del credito Ecobonus per evitare la sospensione della pratica da parte dell’Agenzia delle Entrate? Diamo uno sguardo alle nuove regole introdotte dal DL Anti Frodi
Tecnici e committenti sono tutti seduti allo stesso tavolo di gioco e ormai è chiaro che l’all-in dichiarato dall’Agenzia delle Entrate non è un bluff. L’AdE ha puntato tutto sui nuovi controlli previsti per la comunicazione sconto in fattura e cessione del credito.
Come già detto, le “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche” sono giuste, anche se è stato un intervento a gamba tesa che ha bloccato tante pratiche già in corso e che ha portato un pesante e freddo clima di incertezza nell’edilizia.
Ma va bene così.
Non è questo un articolo per fare polemica, ma semplicemente per fare un po’ di chiarezza sulle nuove regole che interessano il Superbonus e tutti gli altri Bonus Casa.
A parte l’obbligatorietà del visto di conformità per tutte le pratiche che non rientrano nel perimetro del 110% (qui i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate), c’è un altro aspetto che merita un approfondimento, alla luce del nuovo provvedimento pubblicato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Quando l’Agenzia delle Entrate può sospendere la comunicazione sconto in fattura e cessione del credito?
Quali sono i criteri di sospensione previsti?
Ecco, sono proprio queste le domande che non possono rimanere senza risposta.
Comunicazione sconto in fattura Ecobonus e cessione del credito: il regalo di Natale dell’Agenzia delle Entrate
È arrivato con un po’ di anticipo ed è stato già scartato dagli interessati alle nuove detrazioni fiscali con la stessa foga dei fanciulli che aprono i regali la mattina di Natale. Ma con un sorriso appena accennato.
Il regalo dell’Agenzia delle Entrate è il Prot. n. 340450/2021, pubblicato il 1 dicembre dal Direttore Ernesto Maria Ruffini.
Un regalo tanto atteso ma che un po’ preoccupa.
Il Provvedimento riguarda direttamente le comunicazioni delle opzioni per lo sconto o per le cessioni dei crediti che, secondo le nuove regole del DL Anti frodi, possono essere sospese dall’Agenzia delle Entrate per i “profili di rischio”.
Ecco nel dettaglio cosa è previsto.
Quali sono i criteri utilizzatati per individuare i profili di rischio?
Riporto qui, senza modifiche, quanto definito nel documento:
Le comunicazioni delle opzioni per lo sconto o per le cessioni dei crediti, anche successive
alla prima, inviate all’Agenzia delle entrate ai sensi degli articoli 121 e 122 del decreto-legge
(di seguito comunicazioni), che presentano profili di rischio, sono selezionate per
l’applicazione della procedura di sospensione di cui all’articolo 122-bis, comma 1, del
decreto-legge.La sospensione, ai fini del controllo preventivo delle comunicazioni, avviene sulla base dei criteri previsti dall’articolo 122-bis, comma 1, secondo periodo, del decreto-legge, riferiti:
a) alla coerenza e alla regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni e nelle opzioni con i dati presenti nell’Anagrafe tributaria o comunque in possesso dell’Amministrazione finanziaria;
b) ai dati afferenti ai crediti oggetto di cessione e ai soggetti che intervengono nelle operazioni cui detti crediti sono correlati, sulla base delle informazioni presenti nell’Anagrafe tributaria o comunque in possesso dell’Amministrazione finanziaria;
c) ad analoghe cessioni effettuate in precedenza dai soggetti indicati nelle comunicazioni e nelle opzioni.
Dopo quanto tempo dall’invio della comunicazione sconto in fattura e cessione del credito è possibile ricevere l’avviso di sospensione da parte dell’AdE?
Ecco quanto specificato nel Prot. n. 340450/2021:
[…] entro cinque giorni lavorativi dalla regolare ricezione, l’Agenzia delle entrate rende noto al soggetto che ha trasmesso la comunicazione se la medesima è stata sospesa ai sensi dell’articolo 122-bis, comma 1, del decreto-legge. Il periodo di sospensione non può essere maggiore di trenta giorni rispetto alla data nella quale l’Agenzia delle entrate rende nota la sospensione stessa.
In pratica, se è accertato il “profilo di rischio” la comunicazione per sfruttare una delle misure alternative alla detrazione fiscale diretta viene bloccata, con conseguente annullamento degli effetti della stessa.
In caso contrario, la comunicazione produce gli effetti previsti.
Clicca qui per leggere tutto il provvedimento.
Come evitare problemi con il Fisco e sfruttare in sicurezza le nuove detrazioni fiscali?
Come detto, l’incertezza dilaga.
Il DL Anti frodi sta paralizzando tutto il settore a causa di procedure poco chiare – le FAQ e la circolare 16/E “fresche di pubblicazione” contengono chiarimenti sulle nuove misure che però non hanno eliminato tutti i dubbi – per i lavori già avviati prima dell’entrata in vigore del decreto e per le asseverazioni.
La preoccupazione è tanta e tutta la filiera delle costruzioni ha chiesto una revisione delle nuove norme.
In tutto questo caos, c’è solo una cosa da fare per mettere in sicurezza la detrazione fiscale che ti spetta per i tuoi lavori di riqualificazione: affidarti a professionisti qualificati.
Il mercato delle detrazioni fiscali sta cambiando a causa di nuove procedure che renderanno l’iter più articolato.
E se non ti affidi ai professionisti giusti, preparati e organizzati per gestire tutti gli aspetti, tecnici e fiscali, delle pratiche, corri il rischio di vedere la comunicazione sconto in fattura o cessione del credito “bloccata”.
C’è chi azzarda e chi lavora con metodo per garantire sicurezza
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