Inutile negarlo, i controlli Superbonus 110% da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’ENEA spaventano un po’ tutti. Ma Antonio Dorrello tranquillizza professionisti e committenti: “nulla di nuovo per le pratiche 110% che saranno sottoposte a controlli ordinari”.
“Se i controlli Superbonus vuoi superare, non dare modo all’Agenzia delle Entrate e all’ENEA di indagare”.
Ecco, tutti i recenti chiarimenti di Antonio Dorrello – direttore centrale persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali dell’Agenzia delle Entrate – possono essere così riassunti.
I controlli ci saranno.
Questo è certo.
Ma l’Agenzia delle Entrate e l’ENEA non chiederanno aiuto ai servizi segreti italiani.
“Controlli ordinari”!
L’Agenzia delle Entrate porterà avanti controlli ordinari sulle pratiche di ristrutturazione e riqualificazione energetica con il 110%, gli stessi che vengono fatti in altre situazioni.
Ovviamente, questo non significa poter chiudere un occhio se c’è qualche piccola irregolarità – “tanto non se ne accorge nessuno” è una teoria che mai dovrebbe essere presa in considerazione, soprattutto con il Superbonus – ma semplicemente fare le cose nel modo giusto.
Generare un credito sano: è questo il segreto di un sicuro 110%.
E seguendo tutto l’iter burocratico per la presentazione della pratica, rispettando tutti i limiti di spesa per singolo intervento, i requisiti tecnici e congruità delle spese, ENEA e Agenzia delle Entrate resteranno al loro posto, in silenzio.
Ma per generare un credito sano, inattaccabile, è importante rivolgersi a professionisti qualificati in grado di garantirti una precisa gestione della tua pratica sia dal punto di vista tecnico che fiscale.
E ora vediamo insieme come saranno fatti questi controlli Superbonus 110% da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’ENEA.
Un credito sano per eliminare la paura dei controlli Superbonus
Fin dal primo momento, il Superbonus è stato etichettato come una “fregatura colossale”.
È vero, le difficoltà per tecnici e contribuenti sono davvero tante, a causa di un iter burocratico troppo complesso che ha portato un po’ tutti a dire “no, è impossibile ottenere il 110%!”, “la fregatura ci deve essere per forza”, “troppi requisiti da rispettare, non ne vale la pena” e così via.
Ma tutti, in fin dei conti, sappiamo che abbiamo per le mani un’opportunità straordinaria.
Ovviamente, “tutti” non è riferito solo ai contribuenti che possono ristrutturare e riqualificare casa a costo quasi zero, ma anche ai professionisti del mondo dell’edilizia che possono finalmente respirare aria fresca dopo un lungo periodo di stop e di crisi del settore.
Però, l’aria fresca, quella più buona, è sempre in alta montagna.
E il 110% è proprio in cima.
Ma si può raggiungere, senza preoccuparsi troppo dei controlli Superbonus 110% dell’Agenzia delle Entrate.
Come detto, generando un credito sano non c’è nulla da temere, neanche quando si sceglie la conveniente strada della cessione del credito.
Tra detrazione in dichiarazione e cessione del credito: ecco come cambiano i controlli sul Superbonus 110% che farà l’Agenzia delle Entrate
Che controlli farà l’Agenzia delle Entrate?
Il direttore centrale persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali dell’Agenzia delle Entrate ha affermato che ci saranno controlli formali per tutti coloro che utilizzeranno il Superbonus in detrazione nella propria dichiarazione.
In pratica, una modalità di controllo a cui tutti noi contribuenti siamo già abituati che consisterà nella verifica documentale della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione 110%.
Ma attenzione in caso di sconto in fattura e cessione del credito!
Se accertato l’utilizzo in compensazione di un credito inesistente, l’ufficio può notificare l’atto di recupero sino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di utilizzo.
I furbetti sono avvisati, mentre chi ha già iniziato i lavori seguendo alla lettera la nuova normativa o sta per farlo con l’aiuto di professionisti qualificati non ha nulla da temere.
Ma è l’ENEA che ha le chiavi per mettere in moto la macchina dei controlli Superbonus 110%.
Che controlli farà l’ENEA sulle pratiche Superbonus?
Possiamo considerare le verifiche sulle asseverazioni come il primo step di un iter di controllo che sarà fatto su tutte le pratiche.
Perché se gli interventi non rispondono a quando previsto dalle norme, è davvero facile capire che direzione prenderà la pratica 110% di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Una direzione pericolosa!
E qui ritorniamo all’importanza di affidarsi sempre a professionisti qualificati e preparati anche sugli aspetti fiscali del Superbonus.
L’ENEA accerterà la chiusura del cantiere o dei Sal dopo aver attestato la conformità delle opere rispetto al progetto, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche e la congruità delle spese.
Controlli sul Superbonus “automatizzati”, perché avverranno direttamente sul portale istituito per caricare tutti i documenti per ottenere il 110%.
Poi, se dai controlli documentali e procedurali, svolti a campione su circa il 5% delle asseverazioni inviate telematicamente, emergeranno delle irregolarità, ENEA contatterà l’Agenzia delle Entrate che potrà annunciare la decadenza dal beneficio.
Ma anche in casi che presentano dal principio delle difficoltà tecniche di realizzazione delle opere – abusi edilizi in primis – e fiscali, è possibile non avere problemi.
Superare i controlli Superbonus 110% di Agenzia delle Entrate e ENEA con l’aiuto di professionisti qualificati
Riporto le parole di Antonio Dorrello:
“quando la pratica è ben istruita, i professionisti hanno effettuato un lavoro adeguato e tutte le carte vengono correttamente messe insieme, possiamo tranquillizzare i cittadini che non ci saranno ripercussioni e che l’Agenzia utilizzerà controlli ordinari con le modalità tradizionali alle quali noi tutti siamo abituati come contribuenti”.
Ecco, l’unico modo per beneficiare del Superbonus in tutta tranquillità è proprio questo: affidarsi a professionisti qualificati in grado di guidarti tra le migliori soluzioni tecniche per rendere la tua casa confortevole e basso consumo, rispettando i requisiti tecnici in vigore per il 110%, e accompagnarti per mano per non farti perdere nel labirinto burocratico e fiscale.
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