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Il controtelaio in ferro tubolare

Il controtelaio detto anche falso telaio, cassamatta o pretelaio è oggi, dopo la cattiva posa in opera, l’elemento peggiore del sistema finestra italiano. Il mondo del serramento subisce l’influenza del mercato tedesco, molto più attento alle caratteristiche prestazionali del serramento che all’estetica, motivo per cui negli ultimi anni, ha subito un’evoluzione pazzesca. La Germania, come tutto il nord Europa, sta innalzando il livello qualitativo dei nostri serramenti. Ciò che invece è rimasto fermo a vent’anni fa è sicuramente il sistema di posa, dal momento che in Italia le prove sull’involucro e le relative certificazioni sono esclusivamente volontarie.

Per questo motivo  se l’n50 di una nuova costruzione è 4 o 5 passa sicuramente inosservato, né tanto meno interessa alla maggior parte dei committenti se la classe energetica dell’edificio sia D, o peggio ancora  G, l’unica classe, quest’ultima, autocertificabile senza ricorrere al tecnico, e per capirlo basta guardare gli annunci delle agenzie immobiliari. Altrove invece, il Blower Door Test è obbligatorio, e una casa resta invenduta se non è almeno in Classe B .

Sapete perché il controtelaio più usato in Italia è ancora il tubolare in ferro o il presso piegato in lamiera zincata? E’ il più semplice da realizzare, può essere commissionato, ed è anche, tutto sommato, economico.  Purtroppo anche per il controtelaio siamo rimasti indietro. Questo perché sia in Germania che in tutto il resto del nord Europa il controtelaio è totalmente sconosciuto! Avete letto bene, non viene utilizzato. Funziona così, con la costruzione ancora grezza il serramentista installa il telaio del nuovo serramento, spesso senza il battente e chi lo segue procede con l’intonaco e il pavimento. Provate a immaginare cosa succederebbe in Italia, se lasciaste il telaio del nuovo serramento, magari in legno, sotto le ‘cucchiaiate’ del muratore o lo spruzzo dell’intonacatrice?!

A mio avviso da noi il controtelaio serve più all’impresa che  al serramentista, in quanto riquadra il foro finestra, serve per i riferimenti dell’intonaco, sia interno sia esterno, e torna utile infine al serramentista per fare un lavoro ben rifinito e soprattutto pulito, motivo per cui è elemento indispensabile nelle nuove costruzioni.

 

Visto che siamo ‘obbligati’ a metterlo, perché non metterne uno che sia all’altezza del serramento che alloggerà?! Tra il fare una scelta giusta e una sbagliata non c’è sicuramente  tanta differenza in termini economici, ma si andrà a guadagnare da un punto di vista termico e di salubrità dell’ambiente.

Il controtelaio metallico è la causa principale di condensa superficiale e quindi, nel breve periodo, di muffa lungo il bordo finestra.

 

Guardate quest’immagine termografica e noterete che i punti critici sono due, quelli in blu, in corrispondenza del controtelaio metallico e del retro del termosifone, dove la nicchia riduce notevolmente la stratigrafia causando  un abbassamento della temperatura superficiale. Le possibili soluzioni per risolvere un problema di questo tipo e quindi evitare l’insorgere di muffe sono due:
– Eliminare il controtelaio o sostituirlo con uno isolato;
– Inserire dell’isolante tra termosifone e muratura. In questi casi sono particolarmente indicati i materiali termo riflettenti.

 

Altra soluzione per contenere la condensa superficiale e quindi l’insorgere di muffe non esiste!

Naturalmente senza una corretta areazione degli ambienti, anche il miglior involucro privo di ponti termici potrebbe presentare problemi di muffa. E’ normale, dal momento che la grossa quantità di umidità prodotta giornalmente nelle nostre case,  da qualche parte dovrà pur andar a finire!

 

Photo Credit 1

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
Guido Alberti

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Commenti

27 risposte

  1. Buonasera

    – sto per sostituire dei serramenti in legno con serramento in alluminio a taglio termico

    – il serramentista dice che vanno cambiati anche i controtelai in legno, ma dice che con serramento in allumio vanno messi controtelai in acciaio (se fossero in legno, marcirebbero in 10 anni)

    – non so se questi controtelai siano isolati o meno (lo chiedero’)

    Cosa dite? con serramenti in alluminio possono essere messi controtelai in legno o no?

    grazie mille

  2. Buongiorno,
    ho fatto fare dei preventivi per dell’installazione su una casa che stiamo ristrutturando e che ha infissi e telai in legno.
    Su 5 in 4 mi hanno proposto telaio da far mettere al mio murato in ferro, ferro zincato etc..
    Uno solo in legno.
    Il mio muratore dice che è un eresia mettere il telaio in legno perchè con le finestre di oggi il peso lo distruggerebbe dopo poco tempo e poi marcirebbe.
    Come posso vedermela tra l’incudine e il martello?
    Esistono solo telai in legno o ferro e bastA?
    Le grandi case cosa consigliano?

    Grazie e complimenti per il sito.

    1. Salve!
      Personalmente non ho mai visto serramenti cadere a causa del controtelaio in legno. Esistono controtelai di tipo strutturale, con relative certificazioni, anche in legno. Se vuole può ascoltare il suo muratore, avrà il vantaggio di sapere la temperatura esterna tutte le mattine semplicemente poggiando la mano in prossimità del davanzale.

      Ha un progettista al quale rivolgersi?

  3. Buonasera, trovo il sito utile e ben fatto.
    a parte i complimenti, espongo il mio problema non problema,
    ho intenzione di sostituire i vecchi infissi in legno con altri nuovi e qui sorgono i problemi, dopo svariati preventivi, invece di avere le ideee più chiare , me le hanno annebbiate:
    nel fare il sopralluogo un artigiano ha notato che i miei vecchi infissi sono senza controtelaioe mi hanno suggerito di apporrre il nuovo telavo-infisso, sopra il telaio in legno del vecchio infisso, òpoi algtri mi hannni suggerito di metttere un controtelaio in lamiera-acciaio, per non parlare degli infissi in pvc o in allumionio da 50 o 65 mm, forse nell’esporre i fatti potrei aver fatto confusione…
    cosa mi cosiglia di fare?
    preciso che l’infisso in alluminio da 50 mm risparmierei + o – mille euro da quello in 65 mm, io abito in un paese umido e non molto freddo.
    grazie
    distinti saluti

    1. Buonasera. Le consiglio di affidarsi a un professionista 🙂 e diffidare sicuramente da chi ancora propone il controtelaio metallico!

  4. buongiorno, come considera la soluzione di finstral per il controtelaio? si tratta di un tubolare in acciaio rivestito in pvc, puó considerarsi una valida soluzione ?
    grazie

    1. Buongiorno. Prodotto sicuramente valido. L’abbiamo usato in diverse occasioni e sul blog trova anche alcune foto!

  5. Buongiorno.complimenti per il sito.volevo sottoporle il mio caso.
    Casa ristrutturata e serramenti sostituiti(PVC).ho dei problemi di condensa sul vetro del serramento posto sul vano scala(zona senza rermosifone e senza tapparella,per di più esposta a nord) e di muffa tutto intorno al serramento.questo a distanza di 1 mese dall’installazione.nel resto della casa non succede nulla ma questo é l’unico serramento senza tapparella e con il controtelaio in ferro murato al quale si sono attaccati col nuovo serramento.la condensa si forma solo di notte fino al mattino.poi sparisce mentre resta la muffa sul muro.il mio serramentista dice di arieggiare i locali che sono troppo umidi e di alzare il riscaldamento negando qualsiasi ponte termico esistente visto il potere isolante del PVC.lei cosa ne pensa?le sembra vero?potrei obbligarli a smontare il serramento e isolare maggiormente oltre alla schiuma il telaio di ferro o sarebbe inutile perché va eliminato?grazie non so cosa fare

  6. Salve, nella mia vecchia veranda realizzata in ferro sto provvedendo alla sostituzione della porta e vorrei farla in alluminio a taglio termico. La porta verrà montata su un controtelaio di ferro a 3 lati( verrà utilizzato il vecchio controtelaio), 2 laterali murati (scaricanti a terra su una soglia di peperino) e uno superiore fissato alla vecchia struttura in ferro. Ora la mia perplessità è questa: conviene fare una porta in alluminio taglio termico su una struttura in ferro e non coibentata spendendo molto e con il rischio di annullare completamente il taglio termico della porta? Non è forse meglio una porta da “battaglia” da utilizzare fino a quando nn avrò intenzione di rifare la struttura completa?

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