Buongiorno! Nei suoi articoli parla spesso del controtelaio isolato, sottolineando che non dev’essere metallico, ma non specifica mai come dev’essere. Cosa devo chiedere all’impresa per stare tranquillo?! Grazie.
Il controtelaio isolato é un elemento indispensabile del sistema finestra italiano e richiede un’accurata posa in opera, al pari del serramento.
Il controtelaio isolato, come già suggerisce il termine, allude a qualcosa che sia isolante. Il ferro, come anche l’alluminio, non sono materiali isolanti. Quindi sicuramente il controtelaio isolato non può essere in ferro; sembrerà scontato ma, nostro malgrado, in diverse zone d’Italia, compresa la mia, è ancora realtà consolidata.
Un controtelaio isolato dev’essere, innanzi tutto, con quarto lato inferiore essenzialmente per tre ragioni:
– Il quarto lato inferiore rende il controtelaio più stabile;
– Il quarto lato inferiore serve da ancoraggio per la parte inferiore del serramento;
– Il quarto lato inferiore divide, una volta per tutte, il davanzale.
Il quarto lato inferiore è preferibile che sia resistente all’umidità e non igroscopico. Tralasciando il PUR-Massiv e il Purenit, un quarto lato inferiore ideale potrebbe essere sicuramente in PVC o, perché no, in legno idrofobizzato o OSB, a patto che quest’ultimo sia impregnato dopo il taglio. Lo spessore minimo indispensabile è di almeno 3 cm.
I restanti tre lati invece possono avere diversa composizione; i materiali più usati sono:
– Legno: all’abete è preferibile usare il multistrato marino, ma anche l’OSB si presta bene. Generalmente il controtelaio in legno ha forma di L, dove la parte corta funge da battuta per il serramento. Può essere sagomato e personalizzabile a seconda degli usi. Non di rado si trovano controtelai in legno standardizzati;
– Legno e PVC: La parte lunga resta la stessa, varia quella corta. Gli spessori ridotti del PVC consentono di realizzare un lavoro di rifinitura del controtelaio più pulito e senza coprifilature.
– PVC: Generalmente prodotti con materiale di scarto dei serramenti, a basso impatto ambientale, sono una soluzione molto innovativa per ridurre al minimo le dispersioni del sistema finestra. Spesso realizzati in funzione del serramento che alloggeranno, garantiscono una posa ottimale e molto pulita del serramento.
– Thermovinile: Materiale con ottime prestazioni termiche e buona resistenza meccanica. La forma tipica dei controtelai é anche in questo caso a L, e sono disponibili in diverse varianti a seconda del tipo di applicazione nonché dell’oscurante esterno.
Esistono anche controtelai in metallo a taglio termico o con rivestimento isolante che sicuramente eviterei… con quattro listelli in abete ottengo un risultato che, per quanto possa essere poco consigliato, sarà sicuramente migliore del controtelaio metallico a taglio termico.
Spesso mi sento dire che con il controtelaio in ferro tubolare il serramento è più stabile. È una leggenda metropolitana, ovviamente, legata a un modus agendi sbagliato! Sarà anche vero che un tubolare in ferro avrà un’ottima resistenza meccanica ma, con molta astuzia, potrei usare anche il peggior controtelaio in legnaccio ottenendo gli stessi risultati!
In che modo? Semplicemente usando fissaggi meccanici passanti, andando quindi ad ancorare il serramento direttamente nella muratura! Un’alternativa al ferro tubolare potrebbe essere un profilo listellare o anche un controtelaio in OSB strutturale!
Un buon controtelaio isolato può essere realizzato in questo modo:
– Tre lati in legno OSB a L con profilo di battuta in PVC;
– Quarto lato inferiore in PVC.
Quanto potrebbe costare un controtelaio isolato così composto per una finestra standard?!
Non più di 50 €!
Quanto potrebbe costare un controtelaio in ferro tubolare invece?! Non meno di 35 €!
Una soluzione ottimale? Oggi esistono controtelai che ormai non sono più tali, perché parte integrante del sistema finestra. Sono prodotti e spesso realizzati dagli stessi produttori dei serramenti e si adattano perfettamente al tipo di serramento con tolleranze minime. Un’idea potrebbe essere quella del sistema controtelaio isolato in PVC, che mediante apposite guarnizioni elimina il nodo secondario, vale a dire il nodo tra serramento e controtelaio… Un problema in meno da risolvere.
La differenza è davvero minima, perché continuare come si è sempre fatto, ovvero continuando a sbagliare?!
I rischi che si corrono sono questi… e a meno che non vogliate coltivare funghi nella vostra casa, meglio non rischiare!
19 risposte
salve,
sto per realizzare una sopraelevazione in xlam da 10 cm più isolamento esterno di spessore ancora da definire.
come è meglio posare gli infissi in pvc su questo tipo di materiale?
dove è meglio arrivare con l’isolamento?
è necessario installare un controtelaio anche su un foro nell’xlam?
grazie.
Buonasera!
La posizione ideale dell’infisso è sempre all’interno dell’isolante.
Le isoterme devono avere un andamento quanto più lineare possibile!
Generalmente non serve un controtelaio, ma è possibile dare indicazioni al produttore.
bello questo articolo. Ho riconosciuto le mie foto e molti dei miei materiali….
Buonasera Sig. Paolo! L’angolo è quello del corso fatto con Metra e il controtelaio in OSB è realizzato con battuta PosaClima! Per la foto non ne ero a conoscenza, e ho provveduto a inserire il credit. Grazie per la visita!
buongiorno Signor Alberti,
sto aiutando mio padre nella scelta dei serramenti e dei controtelai,
questa mattina ho apprezzato molto i suoi articoli, i quali sono professionali,
noto che si tende a preferire il telaio metallico rispetto ad un telaio di materiale isolante (nonostante la detrazione fiscale in atto).
buon lavoro
Francesco
Buongiorno. Da cosa nota che si “si tende a preferire il telaio metallico rispetto ad un telaio di materiale isolante (nonostante la detrazione fiscale in atto).” ? Grazie!
il piccolo risparmio a breve termine 🙂
Nel modo più assoluto. Impariamo a guardare oltre 😉
Buongiorno,
stiamo costruendo casa, e dobbiamo scegliere gli infissi, abbiamo due preventivi con due controtelai diversi, uno ci propone questi:
– proponiamo controtelaio in OSB 22mm con frontale 22mm con retine porta intonaco parte esterna, taglio termico nella parte bassa per interruzione davanzale, nastri vapore di sigillatura interna.
Invece il secondo falegname ci propone un controtelaio classico solo con taglio termico.
Lei cosa consoglia?
Grazie mille
Senza capire cosa vuol dire quel “controtelaio classico” è difficile rispondere. Saluti.
salve. piacere di conoscerla. sto per montare gli infissi su una nuova costruzione con muratura a cassetta più cappotto esterno. l’ idea è quella di montare gli infissi interni a filo muro, così come quelli esterni. so già che montando gli infissi interni a filo muro andrei a bypassare la coibentazione dell’intercapedine, creando un ponte termico, ma la mia è una scelta fatta per l’effetto visivo. lei cosa mi consiglia? girare il cappotto fino all’interno sarebbe una soluzione? inoltre tutte le aziende mi han detto che per montare le persiane a filo di cappotto esterno necessita un controtelaio, e quello che mi han proposto è in alluminio. dovrei optare per un altro materiale oppure siolare l’alluminio? gli infissi sono in alluminio-legno con taglio termico. grazie per la sua disponibilità
Servirebbe uno schema, così sono solo ipotesi sul nulla.
Cosa consigli tra un serramento in alluminio o uno in PVC per una scuola?
Dove vendono i falsi telai in PVC oppure quelli in OSB?
Grazie
Ciao Giovanni, non esiste una soluzione unica. Vanno bene tutti i serramenti, purché soddisfino le prescrizioni normative!