Cosa prevedono i 2 decreti attuativi Ecobonus 110%? Il decreto asseverazioni e il decreto requisiti tecnici sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale: facciamo il punto della situazione
Quando escono i decreti attuativi Ecobonus 110%?
Finalmente è possibile rispondere a questa domanda!
I decreti attuativi Ecobonus 110% sono stati pubblicati ieri, 5 ottobre 2020, sulla Gazzetta Ufficiale.
Ma c’è un’altra domanda a cui rispondere: quando entrato in vigore i decreti?
E questa volta è facilissimo rispondere.
I decreti attuativi del Mise – decreto asseverazioni e decreto requisiti tecnici – entrano in vigore oggi, martedì 6 ottobre 2020.
Finalmente abbiamo a disposizione tutte le tessere per completare il complicato puzzle dell’Ecobonus 110% .
Un’attesa a dir poco snervante, ma ora il quadro normativo per l’applicazione della super detrazione Irpef e Ires del 110% prevista dal nuovo Super Ecobonus è completo.
Decreto requisiti tecnici e decreto asseverazioni lavori: sono questi i 2 decreti attuativi approvati che indicano le modalità per accedere al bonus del 110% previsto per tutti i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici esistenti.
Ma analizziamo questi 2 importanti decreti nel dettaglio.
Cosa prevedono i 2 decreti attuativi Ecobonus 110%?
Da oggi diventa obbligatorio asseverare il rispetto dei requisiti minimi previsti per singolo intervento di efficientamento energetico e messa in sicurezza degli edifici esistenti.
In particolare:
- il decreto requisiti tecnici fissa i massimali di costo per gli interventi ammessi all’agevolazione, gli adempimenti necessari e le modalità di controllo a campione. Il tecnico asseveratore dovrà definire i costi massimi per tipologia di intervento sulla base dei prezzari regionali o commerciali (clicca qui per leggere il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
- Il decreto asseverazioni, invece, definisce le precise modalità di compilazione e trasmissione dei moduli da inviare telematicamente a tutti gli organi competenti, tra cui spicca l’ENEA (clicca qui per leggere il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
Ma i decreti attuativi Ecobonus 110% definiscono anche altri importanti aspetti.
Negli allegati c’è un elenco preciso di tutti i lavori che danno diritto all’agevolazione, utile per orientarsi in quello che può essere definito come “labirinto Ecobonus”.
Andiamo più a fondo.
Ecobonus 110%: decreto requisiti tecnici
Non ci sono grandi cambiamenti rispetto alla prima bozza del decreto, ma è bene fare il punto della situazione.
I nuovi requisiti tecnici per gli interventi volti al miglioramento della classe energetica di un edificio sono definiti agli allegati A, C, all’allegato E (con riferimento specifico all’isolamento termico), F (con dati da pendere in considerazione per l’installazione di nuove pompe di calore), G (impianti a biomassa) e H (collettori solari).
Ma accanto a questi allegati, che assumono un immenso valore per definire cosa si può fare e, ovviamente, in che modo, per migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti ci sono altri allegati da prendere in considerazione.
Il riferimento è ai limiti di spesa assoluti degli interventi e i limiti di congruità, da attestare con asseverazione del tecnico, previsti per l’Ecobonus 110% e per tutti gli altri interventi “qualificati” di risparmio energetico.
Limiti di congruità specifici che, con la pubblicazione dei decreti attuativi Ecobonus 110%, sono stati esclusi per tutti gli interventi previsti per il Sismabonus.
È l’allegato I, “Massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore ai sensi dell’Allegato A”, il più interessante da analizzare e sul quale non mancheranno ulteriori chiarimenti da parte del Mise:
I massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore si considerano al netto di Iva, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e alla messa in opera delle tecnologie.
E per gli infissi?
Ecobonus 110%: decreto asseverazioni
Più di una volta ho sottolineato l’importanza delle asseverazioni dei tecnici qualificati, indispensabili per poter accedere al Super Ecobonus con agevolazione fiscale del 110%.
Fin dal primo momento si è capito che le asseverazioni rappresentano un vero e proprio lasciapassare per accedere al 110%.
Infatti, l’articolo 119, comma 13, lettera a) del Decreto Rilancio stabilisce che:
“i tecnici abilitati asseverano il rispetto dei requisiti previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del Dl 63/2013 e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.”
Sono 2 i punti di principale interesse che emergono dal testo dei decreti attuativi Ecobonus 110%:
- il tecnico dovrà necessariamente asseverare il rispetto dei “requisiti tecnici” previsti dal nuovo decreto;
- il tecnico è chiamato ad asseverare la congruità delle spese sostenute rispetto ai “massimali di costo per singola tipologia di intervento”. E questo è l’aspetto più delicato, perché i costi per tipologia di intervento dovranno essere inferiori o uguali ai prezzi per le opere riportati nei prezzari regionali e delle province autonome o ai prezzari Dei.
E qui devo necessariamente aprire una parentesi: che cosa succedere in assenza di prezzari?
Sarà il tecnico asseveratore, così come stabilito dai decreti attuativi Ecobonus 110%, a determinare analiticamente i massimali di costo per singolo intervento, prendendo come riferimento anche le dichiarazioni del fornitore o dell’installatore.
E l’asseverazione dovrà essere trasmessa all’Enea, seguendo una precisa procedura telematica, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o al termine del primo stato di avanzamento lavori (Sal al 30%) o del secondo (Sal al 60%).
Quindi, sono previste 2 tipologie di asseverazione:
- asseverazione a stato di avanzamento lavori;
- asseverazione di fine lavori.
E visto che saranno effettuati rigidi controlli sull’Ecobonus 110%, meglio fare le cose con criterio.
Cosa devi fare per riqualificare la tua casa puntando al 110%?
Tutto parte da una diagnosi energetica della tua casa.
Infatti, per sfruttare l’Ecobonus al 110% è necessario dimostrare il salto di 2 classi energetiche e, ove non possibile, almeno il passaggio alla classe energetica superiore.
E per ottenere questo risultato l’unica cosa da fare è partire da un’analisi preventiva del tuo caso per una precisa certificazione energetica dell’edificio e per capire dove e come intervenire.
Inoltre, è importantissimo rivolgerti a professionisti qualificati in grado di garantirti il rispetto di tutti i requisiti previsti per accedere alle agevolazioni, e tra tutti il rispetto dei nuovi limiti di trasmittanza termica.
Per la scelta dei tuoi nuovi infissi prestazionali, fondamentali per raggiungere un notevole miglioramento energetico, abbassando i consumi e migliorando il comfort domestico, puoi contare sulla rete nazionale dei consulenti posa qualificata.
Ti basterà cercare il consulente posa qualificata di zona a te più vicino e richiedere un’analisi del tuo caso.
Con una consulenza personalizzata ti verrà indicata la soluzione migliore per rendere la tua casa a basso consumo, con la sicurezza di rispettare quanto disposto dai decreti attuativi Ecobonus 110%.