Ecco la definizione di unità immobiliari funzionalmente indipendenti, presupposto indispensabile per beneficiare del nuovo Ecobonus 110%
Gli interventi di riqualificazione energetica possono essere portati in detrazione al 110% solo su unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
L’autonomia funzionale Ecobonus 110%, quindi, può essere considerata come un vero e proprio limite per sostituire i vecchi infissi e realizzare altri interventi di efficientamento energetico.
Se manca l’autonomia funzionale, addio 110%!
Ecco perché ho deciso di scrivere qualche riga proprio sul concetto di indipendenza funzionale degli immobili da riqualificare sfruttando le nuove agevolazioni fiscali prorogate al 2022.
Un requisito, quello dell’autonomia funzionale, che diventa meno rigido con le ultime modifiche apportate al Superbonus, che sempre prevede il limite dell’ingresso privato.
Senza toccare il tema “accesso autonomo”, vediamo insieme come cambia l’articolo 119 del Decreto Rilancio con le modifiche contenute nell’ultimo emendamento approvato e quando si può parlare di unità immobiliari funzionalmente indipendenti in edifici plurifamiliari.
L’autonomia funzionale degli immobili nel nuovo periodo che arricchirà il comma 1-bis dell’articolo 119
Sono tanti i lettori del blog che sottolineano questo aspetto nelle rispettive richieste di chiarimento sul Super Ecobonus:
“quali sono gli impianti da prendere in considerazione per poter parlare di unità immobiliare funzionalmente indipendente?”
Perché chi vive in edifici plurifamiliari, specialmente in bifamiliari, ha paura di non poter beneficiare del Super Ecobonus per la sostituzione dei vecchi serramenti e la realizzazione di altri interventi che rientrano nel progetto di casa a basso consumo.
Ma ora le cose sono cambiate.
Con le ultime modifiche al Superbonus cambia la definizione di unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Anzi, ad essere precisi, la definizione resta la stessa, ma a cambiare sono le regole per accedere all’Ecobonus 110%.
Questa è la definizione ripresa anche dalla Circolare 24/E dell’Agenzia delle Entrate:
un’unità immobiliare può ritenersi funzionalmente indipendente quando dotata di installazioni o manufatti di qualunque genere, quali impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva.
Secondo l’articolo 119 del Decreto Rilancio, tutti – e sottolineo tutti – gli impianti dovevano essere di proprietà esclusiva.
E ora?
Ne bastano 3 su 4, così come sarà definito dal nuovo comma 1-bis dell’articolo prima citato.
È riconosciuta autonomia funzionale alle unità immobiliari dotate di almeno 3 delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva:
- impianti per l’approvvigionamento idrico;
- impianto per il gas;
- impianto per l’energia elettrica;
- impianti di climatizzazione invernale.
Ma cosa succede in caso di fosse biologiche in comune, scarichi e impianti simili di depurazione?
Ecobonus al 110% e unità immobiliari funzionalmente indipendenti: il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
Hai dubbi sul nuovo Super Ecobonus?
Ci pensa l’Agenzia delle Entrare a risolverli.
Prima ho fatto riferimento a fosse biologiche in comune, ma possono essere anche altri gli impianti in comune tra più unità immobiliari.
Ma si tratta di impianti che non hanno valore dal punto di vista dell’efficientamento energetico di un edificio.
Quindi, nessun problema.
La Supercircolare n.30/E dell’Agenzia delle Entrate ha precisato che:
un’unità immobiliare può ritenersi «funzionalmente indipendente» qualora sia dotata di installazioni o manufatti di qualunque genere, quali impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva. La predetta elencazione può considerarsi tassativa e non esemplificativa. Pertanto, gli impianti non espressamente individuati nel predetto decreto – come le fognature e i sistemi di depurazione – non rilevano ai fini della verifica dell’autonomia funzionale dell’immobile.
Clicca qui per leggere e scaricare la nuova circolare n.30/E.
Le modifiche apportate al Superbonus per l’edilizia escludono impianti che difficilmente sono autonomi – proprio come quello fognario – e semplificano le regole per accedere alla maxi agevolazione, con il bonus di un impianto in comune che non fa perdere l’autonomia funzionale.
E questo è quanto sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Ma da dove partire per progettare una completa riqualificazione energetica della propria casa?
Primo passo da fare per raggiungere il 110%: trovare il professionista giusto
Se vuoi ristrutturare casa e accedere al Superbonus 110% senza avere sorprese, devi affidarti a professionisti qualificati che potranno supportarti in ogni fase dei lavori e dell’iter burocratico e fiscale.
Perché alla base di una riqualificazione di successo c’è sempre un’analisi precisa del caso specifico.
Partire dalla valutazione della propria situazione, per vedere se sussistono tutti i presupposti per poter parlare di Super Ecobonus al 110% e avviare un preliminare studio di fattibilità.
Per beneficiare del nuovo Ecobonus, anche per la sostituzione dei vecchi infissi, c’è un iter ben preciso da seguire e solo un team di professionisti qualificati può guidarti nella giusta direzione e non farti commettere errori.
I consulenti posa qualificata possono aiutarti fin dalle prime fasi della riqualificazione energetica della tua casa, con una precisa analisi per trovare una soluzione su misura.
Analisi delle tue esigenze e analisi tecnica degli interventi da fare per ottenere il doppio salto di classe energetica che ti garantirà libero accesso al 110%.
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