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Ecobonus 110% FAQ: scopri come accedere alla maxi agevolazione fiscale

Tutto quello che c’è da sapere sull’Ecobonus 110% per riqualificare la tua casa. Ecco le risposte alle domande più frequenti per beneficiare delle nuove agevolazioni fiscali

 

Come funziona l’Ecobonus 110%?

Quali lavori sono ammessi all’Ecobonus 110%?

Chi può usufruire dell’Ecobonus 110%?

Come funziona la cessione del credito Ecobonus 110%?

 

Se queste domande – e sono sicuro che non sono le uniche – ti stanno facendo letteralmente impazzire, sei nel posto giusto.

Questo articolo può aiutarti.

In che modo?

Eliminando tutti i tuoi più grandi dubbi sulle misure previste dal governo per gli interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico sugli edifici esistenti.

Le domande frequenti e le ultime notizie Ecobonus 110% sono racchiuse in questo articolo.

Finalmente puoi partire con i lavori, ma prima leggi attentamente quanto segue, per non commettere errori e sfruttare in tutta sicurezza questa importante agevolazione.

Pronto?

Partiamo con questa carrellata di domande sull’Ecobonus 110%.

Aspetta, quasi dimenticavo: scorrendo il testo, clicca sulle parti evidenziate in verde per approfondire il singolo argomento.

Ora possiamo partire!

 

Che cos’è l’Ecobonus 110%?

Il Superbonus per l’edilizia è per te una grande opportunità: puoi riqualificare la tua casa beneficiando di un’agevolazione, prevista dal Decreto Rilancio, che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica e la messa in sicurezza degli edifici esistenti.

E se rientri tra i potenziali beneficiari si aprono per te 3 strade:

  1. utilizzare in modo diretto la detrazione spettante in 5 quote annuali di pari importo;
  2. richiedere lo sconto immediato in fattura alle imprese che effettuano i lavori, che acquisiranno un credito di imposta pari al 110% dello sconto applicato in fattura, da utilizzare in compensazione in 5 anni, con possibilità di successiva cessione;
  3. optare per la cessione del credito a soggetti terzi, compresi istituti bancari.

 

Quando parte e quando scade l’Ecobonus 110%?

Per tutte le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per gli interventi previsti dal Decreto Rilancioè possibile beneficiare della maxi detrazione o delle misure alternative della cessione del credito o dello sconto in fattura.

 

Chi può usufruire dell’Ecobonus 110%?

Le ultime modifiche al testo del Decreto Rilancio hanno ampliato la platea dei beneficiari.

Chi ha diritto all’Ecobonus 110%?

Ecco chi può puntare alla maxi agevolazione:

  • condomìni per interventi sulle parti comuni;
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
  • istituti autonomi di case popolari (Iacp), per tutti gli interventi di riqualificazione sostenuti entro il 30 giugno 2022 (è questa l’unica eccezione al limite temporale previsto dalla legge in vigore);
  • cooperative di abitazione a proprietà, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
  • organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all’articolo 6 della legge n. 266/1991;
  • associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche limitatamente agli interventi destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

 

Quali lavori rientrano nell’Ecobonus 110%?

In questo caso, è necessario fare una distinzione tra “interventi trainanti” e “interventi trainati” e fare riferimento diretto all’articolo 119 del Decreto Rilancio.

I primi sono obbligatori per poter accedere al Superbonus, i secondi, come la sostituzione dei vecchi infissi, sono indispensabili per rendere la tua casa più confortevole e puntare a una completa riqualificazione energetica.

Perché?

È illogico effettuare un intervento di isolamento dell’involucro edilizio e lasciare lì dove sono i vecchi serramenti, che fanno aria da tutte le parti e installati senza intervenire per mitigare i ponti termici del foro finestra.

Ecco gli interventi trainanti previsti dal nuovo Ecobonus:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, utilizzando materiali isolanti che rispettino i Criteri Ambientali Minimi (CAM);
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione a pompa di calore (anche impianti ibridi o geotermici e abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici) con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, compresi impianti ibridi e geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo.

 

Quelli appena visti sono i 3 principali punti dell’articolo 119, ma dal testo emergono altri 2 punti interessanti che rientrano tra gli interventi volti alla riqualificazione energetica:

  • installazione di impianti solari fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

 

In questi casi, è prevista la detrazione al 110% solo se abbinati ad uno dei 3 principali interventi (articolo 119, comma 1).

La detrazione è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

 

Quali sono gli interventi trainati Ecobonus 110%?

Rientrano nel Super Ecobonus 2020 anche tutti gli altri interventi previsti dal vecchio Ecobonus, come la sostituzione di infissi e schermature solari o l’installazione di sistemi di building automation, sistemi di accumulo o di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Questi interventi, quando effettuati congiuntamente a uno degli interventi principali prima descritti, possono godere della detrazione al 110%.

 

Si può parlare di Ecobonus 110% infissi?

Cosa è previsto per gli infissi?

Non si può parlare di detrazione al 110% solo per la sostituzione dei tuoi vecchi infissi.

Ma puoi puntare al 110% quando la sostituzione dei vecchi infissi è un intervento che si aggiunge a uno di quelli trainanti prima descritti e quando gli infissi rispettano i nuovi requisiti tecnici di trasmittanza termica e la spesa rientra nei massimali di costo definiti dai recenti decreti.

Altrimenti, puoi sfruttare il bonus infissi 2020 che prevede una detrazione al 50% in 10 anni.

 

Come funziona l’Ecobonus 110%?

È sempre obbligatorio effettuare uno degli interventi trainanti per accedere al maxi bonus?

C’è solo un caso in cui è possibile applicare a qualsiasi intervento di riqualificazione energetica la detrazione o il credito di imposta al 110%: l’edificio deve essere sottoposto ad almeno uno dei vincoli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42/2004, o gli interventi strutturali siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali.

In questi casi, non è necessario portare a termine uno degli interventi trainanti per poter beneficiare dell’agevolazione. Ad esempio, anche la sostituzione dei soli infissi in edificio vincolato è una spesa che consente di accedere al maxi bonus.

In tutti gli altri casi, per beneficiare del 110% è obbligatorio portare a termine almeno un intervento trainante e attestare a fine lavori un salto di almeno 2 classi energetiche da attestare con un nuovo A.P.E.

 

Documenti Ecobonus 110%: cosa serve?

Il primo grande limite è il salto di 2 classi energetiche o il raggiungimento della classe energetica più alta.

Gli interventi dovranno garantire un netto miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio ed è per questo motivo che grande importanza assume l’A.P.E. pre intervento e post intervento.

La certificazione energetica di un edificio è fondamentale per capire dove e come intervenire per ottenere il massimo risultato possibile e per attestare proprio l’avvenuto salto di classe.

Ma accanto a questo limite, per poter accedere al maxi bonus e beneficiare anche dello sconto in fattura o della cessione del credito, ci sono altri adempimenti obbligatori:

  • asseverazioni dei tecnici qualificati (termotecnico) per attestare la congruità delle spese sostenute in relazione ai lavori svolti, previste dal Decreto Asseverazioni che definisce le precise modalità per attestare la regolarità dei lavori (qui puoi trovare i modelli per l’asseverazione);
  • visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato o da un Caf per attestare la validità dei dati riportati nella documentazione inviata e l’esistenza dei presupposti per poter accedere all’agevolazione.

 

Inoltre, con il Decreto Requisiti Tecnici sono stati definiti tutti i requisiti per singolo intervento.

 

Quali sono gli obblighi professionisti Ecobonus 110%?

I professionisti che rilasciano attestazioni e asseverazioni relative al Super Ecobonus devono rispettare obblighi specifici?

Sì, i professionisti che rilasciano attestazioni e asseverazioni devono dotarsi di una polizza di assicurazione della responsabilità civile con massimale non inferiore a 500.000 euro, e comunque commisurata agli interventi da asseverare, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.

 

Come funziona lo sconto in fattura Ecobonus 110%?

Lo sconto in fattura è una delle 2 modalità alternative alla detrazione diretta per porte beneficiare dell’agevolazione riconosciuta per la ristrutturazione e riqualificazione degli edifici esistenti.

Il soggetto che ha diritto alla detrazione potrà “appaltare i lavori per 100” e incassare uno sconto della stessa portata dal fornitore (o in misura minore). Quest’ultimo, potrà portare in detrazione, sempre in 5 anni, l’importo scontato, o avvalersi di una successiva cessione del credito alla banca, girando un credito fiscale da 110.

 

Come funziona la cessione del credito Ecobonus 110%?

La cessione del credito non è altro che un accordo bilaterale tramite cui il cedente trasferisce a un altro soggetto, cessionario, il suo credito verso un debitore.

Facciamo un esempio per spiegare in modo semplice quest’altra misura alternativa alla detrazione diretta:

Tizio affida i lavori di ristrutturazione della sua casa all’azienda di Caio.

Tizio, essendo beneficiario del Superbonus, vanta nei confronti dello Stato un credito. Con l’Ecobonus 110% è riconosciuto a Tizio la possibilità di cedere il suo credito a Luca, così che lo Stato possa rimborsare direttamente l’azienda invece del cittadino che ha commissionato i lavori.

provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate hanno confermato anche la possibilità di poter sfruttare il Saldo ad Avanzamento Lavori, cioè una “cessione del credito a rate”, per ogni stato di avanzamento dei lavori (minimo 30% e per un massimo di 2 volte).

Quanto costa cedere il credito alle banche?

Ti invito a leggere questi 3 articoli di approfondimento:

 

Quali sono gli immobili ammessi all’Ecobonus 110%?

È possibile sfruttare l’agevolazione su:

 

Non è possibile effettuare lavori su edifici che rientrano nelle categorie catastali A1, A8, A9 (ville signorili e castelli).

La grande novità è proprio la possibilità di sfruttare l’Ecobonus 110% per la seconda casa.

Invece, le cose si complicano leggermente per l’Ecobonus 110% appartamento in condominio.

 

Come accedere all’Ecobonus 110%?

Per accedere in tutta sicurezza all’agevolazione prevista, è opportuno portare a termine alcuni interventi preliminari ai lavori.

Di cosa si tratta?

Delle diagnosi preventive e dei progetti.

Senza certificazione energetica APE e senza una precisa analisi di fattibilità non si va da nessuna parte.

Prima di contattare la ditta che farà i lavori di isolamento termico dell’involucro edilizio o il serramentista che sostituirà i tuoi vecchi infissi, dovrai:

  • contattare un certificatore qualificato per fare una precisa diagnosi energetica dell’edificio e ottenere il rilascio dell’APE. Solo così sarà possibile capire dove e come intervenire per migliore l’efficienza energetica della tua casa e superare tutti i limiti previsti dall’Ecobonus. Sarà il certificatore a consigliarti cosa fare. In alternativa puoi contattare uno dei nostri consulenti posaqualificata.it di zona e sarà lui stesso a indirizzarti verso un professionista. Anzi, in molti casi, i nostri consulenti hanno stretto accordi con diversi professionisti proprio per aiutarti in questo. Trovi i consulenti posaqualificata.it a questa pagina.
  • Analisi di fattibilità e progetto esecutivo degli interventi per puntare a un significativo miglioramento dell’efficienza energetica della tua casa. E anche il progettista dovrà essere pagato a prescindere da qualsiasi intervento che deciderai di fare.

 

E poi?

Potrai scegliere la ditta a cui affidare i lavori che renderanno la tua casa più sicura, confortevole e a basso consumo.

 

Decreti attuativi Ecobonus 110% e altri documenti da leggere

Per completare, ecco la lista dei documenti, dei decreti e dei provvedimenti che possono aiutarti a diventare un vero esperto in materia e portare a termine la riqualificazione della tua casa senza intoppi:

 

Ecobonus 110%: a chi devi affidarti per non avere problemi con il Fisco?

Che cosa succede nel caso in cui il Fisco accerti la mancanza dei requisiti che danno diritto al 110%?

I controlli Ecobonus saranno fatti in modo continuo dagli organi competenti, quindi l’unica cosa da fare è scegliere con attenzione i professionisti giusti.

Infatti, anche in caso di mancanza parziale dei requisiti richiesti per accedere alle agevolazioni fiscali 2020, l’Agenzia delle Entrate procederà al recupero dell’importo della detrazione non spettante.

Ma non è tutto: perché sono previsti anche interessi e sanzioni.

Per evitare di trovarti in spiacevoli situazioni e magari vederti contestata anche la responsabilità in solido con il fornitore, affidati solo a professionisti qualificati.

Gli stessi che ti garantiranno il raggiungimento del massimo risultato dal punto di vista tecnico degli interventi.

Che cosa aspetti, cerca il consulente posa qualificata di zona a te più vicino, per farti consigliare nella scelta dei tuoi nuovi serramenti, con la garanzia di una posa in opera qualificata e una precisa assistenza fiscale.

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
Guido Alberti

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