Requisiti e limiti per poter accedere all’Ecobonus: il Ministero dello Sviluppo Economico stabilisce che il bonus è da subito monetizzabile. Vediamo quali sono le novità in tema Ecobonus
I decreti attuativi Ecobonus 2020 sono fondamentali per comprendere il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Il Mise ha già provveduto alla creazione di una mappa dei lavori ammessi alle detrazioni fiscali e tanti sono gli interventi che possono essere tranquillamente “trainati” verso quel 110% che è ormai sulla bocca di tutti.
Ma la cosa più importante sono le ultime indiscrezioni sulla possibilità di poter beneficiare della cessione del credito prima della fine dei lavori.
L’ipotesi del Sal (Saldo ad Avanzamento Lavori) diventa sempre più un punto forte che ritroveremo nei decreti attuativi dell’Ecobonus 2020, nonché utile meccanismo per evitare lo spostamento delle ingenti somme di denaro che fanno riferimento alle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici.
Il Saldo ad Avanzamento Lavori consente di poter monetizzare da subito il bonus, prevedendo la possibilità di beneficiare della cessione del credito in più “rate”, ma non prima della soglia di avanzamento del 30%.
Che cosa significa tutto questo per te che vuoi sfruttare il Superbonus per ristrutturare e riqualificare la tua casa?
Semplicemente che non dovrai attendere la fine dei lavori per poter cedere il credito all’impresa o alla banca.
Le rate per la cessione del credito sono previste per facilitare l’utilizzo di questo strumento per beneficiare degli incentivi statali.
Insomma, il Sal può essere definito come l’olio lubrificante che non farà inceppare il motore della cessione del credito dell’Ecobonus al 110%.
Ma la possibilità di poter monetizzare da subito il bonus apre anche un’altra strada a senso unico: l’asseverazione a tappe.
Decreti attuativi Ecobonus: la bozza del Mise sulle asseverazioni
Tra i principali requisiti per poter accedere all’Ecobonus 2020 c’è proprio l’asseverazione di un tecnico abilitato per attestare che tutti gli interventi fatti rispondano ai requisiti tecnici ben definiti dal Decreto Rilancio.
Non solo, perché l’asseverazione del tecnico qualificato serve anche per verificare che i costi sostenuti per gli interventi trainanti, previsti dall’articolo 119 del decreto di maggio, e gli eventuali interventi trainati corrispondano effettivamente a quanto fatto.
Quindi, anche nel caso di Saldo ad Avanzamento Lavori ci dovrà essere obbligatoriamente una dichiarazione asseverata quando l’avanzamento dei lavori raggiunge almeno il 30% della spesa preventivamente calcolata.
Un secondo Sal, così come si evince dalla bozza del Mise e che sicuramente sarà reso ufficiale dai decreti attuativi Ecobonus, è quello al 60%. Anche per questo, così come per il successivo da fare alle fine dei lavori, è prevista l’asseverazione del tecnico.
Ma che cosa deve dichiarare il tecnico?
Nel modulo unico da compilare ci sarà spazio per:
- dichiarazione del rispetto dei requisiti in base a quanto indicato nei progetti;
- Attestati di Prestazione Energetica pre e post intervento per verificare il salto di 2 classi energetiche;
- caratteristiche dei componenti acquistati, cosa che vale anche per i nuovi serramenti che dovranno avere specifiche tecniche ben definite, specialmente per quanto riguarda i valori di trasmittanza termica.
Come beneficiare del bonus?
I decreti attuativi Ecobonus, nella loro forma definitiva, definiranno le modalità di invio della documentazione (1 o più moduli a seconda delle percentuali del Saldo ad Avanzamento Lavori) all’ENEA.
Al momento, sembra che la compilazione dovrà avvenire, per mano del tecnico abilitato, direttamente online sulla piattaforma dell’Agenzia ENEA.
E dopo?
Non mancheranno i controlli.
Attenzione a chi ti affidi: metti la tua casa nelle mani di tecnici qualificati
Nei decreti attuativi Ecobonus 2020 si troveranno tutte le modalità di asseverazione dei lavori e di invio delle pratiche, ma non manca anche il richiamo alle sanzioni previste per i “furbetti green”.
Dopo l’invio della documentazione, da parte del tecnico abilitato, ENEA sicuramente effettuerà una serie di controlli per verificare la congruità delle spese portate in detrazione e quelle sostenute per la riqualificazione energetica.
Quindi, se la cessione del credito ad avanzamento lavori facilita la monetizzazione del bonus, riducendo forse anche i tempi, sarà anche più facile “gonfiare i prezzi”. Non saranno pochi i casi di fornitori di infissi o altri professionisti che, approfittando della situazione, gonfieranno i preventivi per avere più benefici fiscali in termini di successiva cessione del credito alle banche.
Ecco, quindi, che la figura del tecnico asseveratore ricopre in questo caso un ruolo molto importante: verificare la congruità delle spese.
Quindi, per essere sicuro di non avere sorprese e vedere il tuo Superbonus al 110% andare in frantumi, devi affidarti solo a tecnici qualificati che si assumeranno tutte le responsabilità del caso, coperti da una polizza assicurativa con massimale non inferiore ai 500.000 euro.
Tecnici abilitati e consulenti posa qualificata: così sei al sicuro
Affidarsi a tecnici abilitati per non correre il rischio di attestazioni infedeli è importantissimo per non decadere dal beneficio fiscale.
Fidarsi di un consulente posa qualificata è il tuo asso nella manica per sostituire le tue vecchie finestre con l’Ecobonus.
Un consulente posa qualificata non ti venderà a tutti i costi una finestra, ma solo dopo un’attenta analisi delle tue esigenze e del tuo caso ti proporrà la migliore soluzione per rendere la tua casa a basso consumo.
Il tutto con la sicurezza di una posa in opera qualificata, la tua vera garanzia per ottenere un netto miglioramento delle prestazioni energetiche della tua casa.
Perché puoi scegliere il miglior infisso in assoluto e far fare un cappotto termico perfetto alla tua casa, ma se i serramenti non saranno posati correttamente avrai sempre delle importanti dispersioni di calore.
Invece, un consulente posa qualificata valuterà attentamente il tuo caso, effettuando o facendo effettuare anche dei rilievi termografici per individuare tutti i ponti termici, così da garantirti il massimo dai tuoi nuovi serramenti.
Poi, sei sempre libero di affidarti al venditore di turno che ha come suo unico scopo quello di venderti la più costosa finestra, magari non avendo nessuno scrupolo nel gonfiare il preventivo
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Una risposta
In realtà dalle ultime bozze gonfiare i prezzi sarà difficile con i prezzi massimi imposti. Anzi, da profano, mi sembra di capire che i prezzi siano molto bassi rispetto a materiali di qualità (che follia!) senza tener conto che un ottimo infisso allumino legno costa molto di più dei massimali indicati. Così si favorisce bassa qualità e penalizza il Made in Italy!! Assurdo