Ancora una volta voglio soffermarmi sui livelli di posa del serramento.
Ne ho già parlato qui, e qui, ma noto, soprattutto durante corsi o seminari, quanto questo aspetto sia ancora sottovalutato e si faccia confusione su quale prodotto usare nei diversi livelli.
Se si ragiona in termini di livelli e soprattutto in termini di prestazione che ogni livello deve garantire, non è necessario ricordare a memoria dove usare un BG1, o dove invece è meglio usare un nastro multifunzione e dove tutto sommato, anche la schiuma PU può andar bene.
La logica è sempre la stessa e nello specifico:

ROSSO: Livello più interno, deve garantire tenuta all’aria.
GIALLO: Livello intermedio, deve garantire la prestazione termoacustica nonché il fissaggio meccanico.
BLU: Livello più esterno, deve garantire tenuta agli agenti atmosferici.
Perché il livello rosso?
L’aria, ricca di umidità, non deve penetrare nei nodi sia primario che secondario. Se penetra all’interno del nodo, man mano che va verso l’esterno per differenza di pressione, incontra strati a temperatura sempre più bassa. Questo determina la formazione di condensa nel giunto di posa. La condensa può deteriorare, ad esempio, la schiuma posta nel nodo primario tra controtelaio e muratura.
Sono prodotti idonei per questo livello:
– Nodo Primario: BARRIERA AL VAPORE;
– Nodo Secondario: FONDO GIUNTO E SIGILLANTE, NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO.
Perché il livello giallo?
Il livello giallo dev’essere di collegamento tra parti differenti dell’involucro, come ad esempio muratura e controtelaio e dare continuità all’isolamento termoacustico del serramento. In tal caso, non sempre acustica e termica vanno di pari passo. Spesso infatti, ciò che ben isola dal rumore, non fa altrettanto dal freddo.
Sono prodotti idonei per questo livello:
– Nodo Primario: SCHIUMA POLIURETANICA;
– Nodo Secondario: SCHIUMA POLIURETANICA, NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO.
Perché il livello blu?
Il livello blu è forse quello più conosciuto. Se il livello blu non è stato correttamente trattato ci sono problemi d’infiltrazione. Generalmente, soprattutto quando si lavora in battuta, il livello esterno è sempre risolto mediante l’uso di sigillante fluido.
Sono prodotti idonei per questo livello:
– Nodo Primario: PROFILI DI RACCORDO CON INTONACO/RASANTE;
– Nodo Secondario: SIGILLANTE FLUIDO, NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO.
Vediamo due casi reali:
– POSA SU NUOVA COSTRUZIONE

Nodo Primario:
LIVELLO ROSSO: BARRIERA AL VAPORE;
LIVELLO GIALLO: SCHIUMA POLIURETANICA;
LIVELLO BLU: PROFILI DI RACCORDO CON INTONACO/RASANTE.
Nodo Secondario:
LIVELLO ROSSO: NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO;
LIVELLO GIALLO: NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO;
LIVELLO BLU: NASTRO BG1.
– POSA IN SOSTITUZIONE

Nodo Primario:
LIVELLO ROSSO: BARRIERA AL VAPORE;
Nodo Secondario:
LIVELLO ROSSO: NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO;
LIVELLO GIALLO: NASTRO MULTIFUNZIONE TRIO;
LIVELLO BLU: NASTRO BG1.
Come già detto, indipendentemente dal tipo di posa se su nuovo o in sostituzione, seguendo semplicemente la regola dei tre livelli, si possono risolvere allo stesso modo sia il nodo primario, sia quello secondario. L’importante è capirne la logica.
In che modo il progettista può richiedere che siano rispettate queste caratteristiche del giunto?
Semplicemente dando al committente e/o al serramentista, oltre alle indicazioni di massima per il prodotto, anche un capitolato di posa in opera, magari accompagnato da adeguati disegni dei nodi.
In che modo il committente può richiedere che siano rispettate determinate caratteristiche?
1) Rivolgendosi a un progettista che segua anche questo aspetto;
2) Rivolgendosi a un’impresa qualificata, chiedendo che oltre al preventivo gli fornisca anche indicazioni di posa, con un capitolato di posa e adeguati disegni.
In che modo il serramentista può qualificare ulteriormente questo aspetto?
Informando il committente sull’importanza della corretta posa in opera del serramento e mettendo nero su bianco su come sarà effettuata la posa in opera dello stesso, fornendo magari anche adeguati disegni esemplificativi. Tali disegni però sarebbe meglio consegnarli al committente solo dopo aver raggiunto un accordo economico, altrimenti si corre il rischio di lavorare per altri!
Se hai qualche dubbio prima di procedere con l’acquisto, contattaci.
Rispondiamo sempre in 24 ore.

4 risposte
ma perchè non si può sostituire anche il telaio fisso così da non ridurre la luce?
Ove sia possibile, nessun problema. In alcuni casi tra l’altro è possibile andare con il nuovo serramento in appoggio su quello esistente, senza perdere luce!
perchè dovrebbe essere impossibile?
gli artigiani della mia città (abito nelle Marche) lo escludono senza fornirmi la motivazione.
secondo me hanno paura di imprevisti.
ad esempio di non riuscire più a fissare bene il nuovo telaio fisso ad un controtelaio “invisibile” (che potrebbe essere ad esempio completamente marcio!), preferendo agganciarsi a qualcosa che è visibile!
mi chiedo allora: è possiibile
mantenere un controtelaio in legno esistente e sostituire il telaio fisso con uno nuovo in PVC oppure ogni telaio fisso abbisogna del suo controtelaio?
legno con legno, pvc con pvc?
in appoggio (come nel Suo disegno), un po’ di luce si perde.
nel mio caso mi hanno prospettato 5-6 cm di luce in meno per ogni anta. calcolando la sup. vetrata, prima e dopo, siamo nell’ordine dello 0,50-1% di luce in meno.
Signor Antonio buongiorno. Parliamo di meno di due centimetri, e nel caso in oggetto abbondantemente recuperati dal profilo a tutto vetro del battente che è molto più snello rispetto al classico profilo anta!
Non esiste un modo univoco di posare correttamente un serramento e ogni scelta va fatta in funzione delle esigenze del committente!