Ponte termico, sicuramente ne hai sentito parlare ma sai davvero cos’è?
Sai che può rendere la tua casa poco confortevole?
Sai che può farti spendere tanto in bolletta?
Se vuoi saperne di più e scoprire come eliminare il pericoloso ponte termico infissi, hai aperto l’articolo giusto.
Più giù trovi anche un video che ho girato insieme all’Ing. Domenico Pepe, per illustrati l’importanza di una corretta posa in opera degli infissi (una posa in opera qualificata!) per non avere problemi di ponti termici, quindi di dispersione energetica, condensa e muffa in casa.
Ma partiamo dalla definizione di ponte termico.
Che cos’è il ponte termico?
Il ponte termico è una discontinuità costruttiva presente nell’involucro di un qualsiasi edificio.
“Qualsiasi edificio“, proprio così. I ponti termici possono esserci in tutti gli edifici!
Qualsiasi cambiamento di direzione o di stratigrafia, per definizione stessa, determina un ponte termico. È compito di chi progetta eliminarli, o se ciò non fosse possibile, soprattutto in interventi di ristrutturazione, ridurli il più possibile.
Ma anche in un edificio nuovo, possono esserci delle discontinuità costruttive. Vale a dire parti dell’involucro edilizio che presentano caratteristiche termiche differenti per la presenza di materiali eterogenei.
Ogni discontinuità quindi è da valutare attentamente al fine di ridurre l’impatto delle dispersioni sull’involucro. Un ponte termico infatti è una corsia preferenziale per il passaggio di calore.
Come già detto in altre occasioni, il calore si muove da zone con temperatura maggiore a zone con temperatura minore. Quindi, contrariamente a quello che dicevano le nostre nonne, non è il freddo a entrare, ma il caldo a uscire. Immagina i ponti termici come delle autostrade che il calore sfrutta per muoversi velocemente verso l’esterno.
I principali problemi causati dal ponte termico
I problemi che causa un ponte termico sono di 2 tipi:
- il primo problema è quello di tipo energetico. L’edificio richiederà più energia per essere riscaldato. Infatti nel calcolo del fabbisogno energetico di un edificio bisogna tenere in considerazione anche l’apporto, negativo, dei ponti termici (la norma UNI/TS 11300:2014 e il DM 26/6/2015 rendono obbligatorio il calcolo analitico dei ponti termici).
- Il secondo problema è di tipo igrometrico. Caratteristica intrinseca del ponte termico è quella di avere una temperatura superficiale inferiore a quella delle zone circostanti. Se in quel punto la temperatura è inferiore al punto di rugiada, si formerà condensa superficiale. Inoltre, se in quell’ambiente l’umidità relativa è vicina al 80%, e la temperatura in quel punto è inferiore ai 16,4 ° C, inizierà a proliferare la muffa. Si può formare muffa intorno alla finestra, ma anche in altri punti dell’involucro, come angoli tra trave e pilastro o muffa dietro gli armadi. Proprio per questo è fondamentale avere un termoigrometro in casa.
Ora, se pensiamo al foro finestra, in interventi di sola sostituzione, spesso e volentieri è complicato individuare e risolvere o mitigare il ponte termico del foro finestra. Complicato ma non impossibile.
Come individuare il ponte termico? Una chiacchierata con l’Ing. Domenico Pepe
Ti lascio il link al video di cui ti parlavo prima: Clicca qui per vedere il video.
Con l’Ing. Domenico Pepe abbiamo parlato della pericolosità del ponte termico e di come individuarlo e “trattarlo”. Prima di proseguire nella lettura di questo articolo, ti consiglio di guardare con attenzione questo breve video.
Torniamo a noi.
Il ponte termico geometrico e il ponte termico costruttivo: problemi e soluzioni
Il ponte termico può essere di due tipi:
- Geometrico: discontinuità in corrispondenza di una variazione di direzione della parte costruttiva, ad esempio lo spigolo o l’angolo di ogni edificio, dove la superficie interna riscaldata è inferiore a quella esterna non riscaldata.
- Costruttivo: discontinuità tra materiali ad alta conducibilità termica a contatto con elementi a maggior coibentazione, ad esempio il nodo trave-pilastro, l’aggetto di un balcone, solai attigui e il nodo parete-serramento.
Se guardiamo un’immagine termografica qualsiasi, come queste che seguono, noteremo che i ponti termici sono quelle parti di costruzione in rosso se guardiamo dall’esterno, in blu se invece stiamo guardando un’immagine termografica fatta dall’interno dell’abitazione.
Le parti che disperdono possono essere contenute isolando in maniera adeguata le parti più fredde della costruzione, quali pilastri, travi, architravi e aggetti.
I ponti termici vanno risolti a monte del progetto. E ovviamente, ciò che è stato progettato dev’essere eseguito in cantiere, altrimenti come sempre a nulla vale un ottimo progetto se eseguito in malo modo.
E quando non c’è una risoluzione a monte?
In quei casi ci si affida al buon senso, ma anche all’esperienza di chi esegue i lavori, nella speranza che abbia un minimo di conoscenze in materia di isolamento termico e conosca i principi di fisica tecnica, per scongiurare la formazione di condensa e muffa in casa.
Come si valutano i ponti termici?
Per capire immediatamente l’entità del ponte termico si può guardare le isoterme. L’isoterma è una linea immaginaria che collega punti con la stessa temperatura.
L’isoterma da tenere sott’occhio è quella dei 13 °C, perché rappresenta il punto di rugiada nella verifica delle condizioni di progetto, e cioè temperatura di 20 °C e umidità relativa al 65%.
Il punto di rugiada è la temperatura in cui, per un determinato valore di umidità relativa, il vapore acqueo diventa rugiada, condensando. Per capire meglio questo fenomeno, dai una lettura a quest’articolo.
Per il calcolo di un ponte termico si può utilizzare la UNI EN ISO 14683 che consente di calcolare i flussi termici attraverso metodi semplificati, in corrispondenza delle discontinuità tra gli elementi dell’edificio. Il risultato del calcolo altro non è che il valore di trasmittanza termica lineica Ψk (W/mK). Il valore di trasmittanza lineica “psi” va moltiplicato per la lunghezza del ponte termico considerato per avere come risultato un valore di flusso termico espresso in (W/K).
E dopo questo passaggio un po’ più tecnico, scopriamo come avere un foro finestra (punto debole dell’involucro edilizio) “a zero ponti termici“.
Non sottovalutare il ponte termico infissi!
Come detto, il ponte termico è una corsia preferenziale che favorisce la dispersione di calore dall’interno della tua casa verso l’esterno.
E i ponti termici più comuni di un’abitazione si possono trovare:
- all’incrocio tra trave e pilastro;
- nel punto di incontro tra il pavimento interno con la superficie esterna, in prossimità di un balcone;
- nel foro finestra, dove il davanzale passante, la presenza del controtelaio metallico e il cassonetto degli avvolgibili non coibentato possono favorire la fuoriuscita del calore dall’interno.
È difficile individuarli ma puoi star certo che sono lì, sempre pronti a rendere gli ambienti della tua casa poco confortevoli e insalubri.
Infatti, muffa e condensa sono tra le problematiche più comuni che si incontrano nelle abitazioni, e la maggior parte delle volte sono causate proprio dalla presenza di ponti termici nel foro finestra.
Ponti termici da correggere prima possibile, per evitare di ritrovarsi con muffa intorno alle finestre e sulle pareti più fredde della casa.
Diventa quindi fondamentale studiare la corretta posa in opera dei serramenti, trattando nel modo giusto e con attenzione ai dettagli, tutti gli elementi del foro finestra. L’obiettivo è quello di creare la perfetta connessione tra l’elemento finestrato e la muratura, ottenendo un involucro edilizio con “zero ponti termici”.
Purtroppo, non tutti gli “addetti ai lavori” operano per riqualificare perfettamente tutto il foro finestra, limitandosi a montare le finestre con scarsa attenzione ai vari elementi.
Ecco perché il mio consiglio è sempre lo stesso: non limitarti a chiedere il prezzo delle tue finestre, ma chiedi come saranno montate.
Il ponte termico infissi puoi evitarlo, se si tratta di una nuova costruzione, o mitigarlo, se si tratta di un intervento di sola sostituzione infissi, solo con una posa in opera studiata per ottenere la perfetta riqualificazione del foro finestra.
Mettiti al sicuro! Ecco come puoi vivere meglio la tua casa con le finestre giuste e una posa in opera qualificata (ad alte prestazioni e zero problemi!)
Quello di cui hai bisogno per vivere bene la tua casa, nel massimo comfort di ambienti salubri, è una finestra “a misura delle tue esigenze” e una posa in opera studiata per il tuo caso specifico.
Una posa in opera non improvvisata ma “progettata” per risolvere tutte le criticità del foro finestra.
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Un metodo che parte sempre dall’analisi delle tue esigenze per scegliere i serramenti giusti e che non lascia spazio all’improvvisazione in cantiere: la posa serramenti è studiata sempre con attenzione al caso specifico e ogni fase è pianificata per ottenere un foro finestra per niente energivoro (“a zero ponti termici”) e il massimo comfort in casa.
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