Molto spesso mi fermo a riflettere su come sarà il futuro del nostro settore. Quasi un anno fa ne parlavo in questo articolo.
Oggi invece, vorrei soffermarmi su quello che, secondo me, succederà nei prossimi anni.
Attualmente il nostro settore, nonostante ci sia ancora molto da fare, si sta evolvendo sempre più verso soluzioni atte al contenimento delle dispersioni; anche per il problema della posa in opera viene affrontato quotidianamente, soprattutto da aziende leader del settore.
Al Made Expo, fiera di riferimento per il settore, già da due anni ormai si parla di corretta posa in opera e di soluzioni volte a migliorare questo aspetto quando, fino a qualche anno fa, ne parlavano solo le aziende che vendevano prodotti per la posa in opera. Ovviamente un ottimo prodotto, se utilizzato in modo non corretto, rischia di penalizzare il sistema, alla pari di un buon serramento posato male.
Al di là di questo, ed è qui che voglio arrivare, in un futuro nemmeno troppo remoto, mi aspetto che il serramentista diventi sempre più “foro competente”, per il semplice motivo che sarà lui l’unico interlocutore preparato che si interfaccerà con il committente. Questo non vuol dire che il progettista scomparirà, tutt’altro, ma se vi fermate un attimo a riflettere nel caso di sola sostituzione dei serramenti, il progettista è una figura che non compare quasi mai, o sbaglio?
Il serramentista quindi dovrà avere le competenze per consigliare al meglio il committente, non solo per quanto riguarda il serramento e la sua posa in opera, ma anche e soprattutto per tutto quanto c’è intorno al serramento, il cosiddetto sistema finestra.
La mia riflessione parte già dal presupposto che il serramentista di oggi sia in grado di dare al committente un prodotto di ottima qualità, che rispecchi quelle che sono le sue esigenze, e che sia posato in modo qualificato. Il prossimo step sarà quello della risoluzione di alcuni punti critici del sistema finestra, con tutte le conseguenze che quest’intervento comporta.
In questo articolo, qualche mese fa, ho già accennato qualcosa. Oggi voglio fare un altro passo in avanti.
Esistono già sul mercato manuali che parlano di riqualificazione del cassonetto, con annesso taglio del davanzale passante e se necessario, rimozione del vecchio controtelaio, soprattutto se metallico.
Quindi, una volta sostituiti i vecchi serramenti, riqualificato e\o sostituito il vecchio cassonetto e supponendo che sia effettuato anche il taglio del davanzale, con rimozione del controtelaio metallico, un ulteriore passo verso un edificio realmente efficiente, è quello dell’inserimento di un sistema che sia in grado di controllare automaticamente la giusta umidità.
Questi sistemi infatti, si regolano in base alla temperatura e all’umidità dell’ambiente; sono in grado di ricreare un microclima sano e ottimale, prevenendo la formazione di condensa superficiale. Sistemi siffatti, detti anche sistemi di Ventilazione Meccanica Decentralizzati o Puntuali, sono di facile installazione e tutto sommato semplici ed economici. Non sono infatti necessarie tubazioni, né tanto meno spazi per l’installazione di macchine. E’ chiaro che però sono soluzioni per singolo ambiente.
L’apparecchiatura può essere a semplice flusso o a doppio, spesso con possibilità di recupero di calore. Senza entrar nel merito del funzionamento, per cui rimando a siti dedicati, queste soluzioni sono ideali per applicazioni domestiche soprattutto interventi di sola sostituzione dei serramenti.
Il serramentista del futuro dovrà quindi essere in grado di riqualificare il foro finestra, attraverso:
– La sostituzione del serramento;
– La coibentazione del cassonetto;
– L’interruzione del davanzale passante;
– La coibentazione della nicchia termosifone;
– L’installazione di sistemi di ventilazione puntuali.
Solo in questo modo l’intervento di riqualificazione del foro finestra garantirà, oltre che risparmi sul costo della bolletta, anche comfort per gli abitanti.
Se hai qualche dubbio prima di procedere con l’acquisto, contattaci.
Rispondiamo sempre in 24 ore.

6 risposte
Qualche spiffero non nuoce smettiamola di introdurre tutti questi materiali di cui non ne sappiamo nulla!
Ognuno è libero di pensarla a suo modo…guai se così non fosse 🙂
Per posare una finestra dove esiste un controtelaio in ferro ci sara un buona trasmittenza termica? O e consigliabile smuovere il controtelaio e fissare senza controtelaio grazie della risposta
Smuovere, per non vanificare tutti gli sforzi fatti nell’acquisto di un nuovo serramento prestante.
ciao Guido, vorrei approfondire il discorso della vmc. visto che il presente ci consente di installare serramenti ad alta efficienza energetica in edifici “vecchi”, dovremmo calcolare la possibilità che si formi della muffa in prossimità dei ponti termici(tipo balconi).
Fare certi discorsi di muffa ai clienti può spaventare in fase contrattuale… ma secondo te spetta a noi fornire soluzioni di ventilazione meccanica?
grazie
Buonasera! Io credo che sia giusto informare il committente di questa eventualità, in modo leggero. Ritengo però che la corretta ventilazione sia un tema da trattare all’interno del manuale “Uso e Manutenzione” da consegnare al cliente. Per quanto riguarda le responsabilità ad oggi, che io sappia, non c’è ancora una sentenza che condanni un serramentista; di certo ci sono procedimenti in corso, almeno stando a quanto si legge sul web. Quindi, che sia responsabile o meno, se si viene citati ci sarà di sicuro da penare; meglio quindi lavorare a monte del processo, informando e magari proponendo macchine che facciano questo al committente! Spero d’esser stato chiaro!