Nessuno pensa al vetro come parte del serramento. Sono pochi infatti i clienti che riconoscono l’utilità di un vetro basso-emissivo, ancor meno quelli che hanno mai sentito parlare di selettivo. Eppure il vetro in termini di superficie è la parte più grande, nonché più importante, del serramento.
Senza addentrarmi nella storia del vetro, vi rimando a tal proposito a Wikipedia, cercherò di descrivervi brevemente un vetro, inteso come parte integrante del serramento, per poi approfondirne successivamente le singole caratteristiche. Non è mia intenzione discutere del processo chimico di formazione del vetro, sia chiaro.
Tutti voi, almeno una volta nella vita, avrete sentito parlare di vetro singolo, doppio o triplo, giusto?
Cosa differenzia un vetro singolo da uno doppio o triplo? Ovviamente la quantità di lastre e la presenza di una zona, la camera, che unisce le due o le tre lastre a seconda dei casi.
Partiamo dal vetro singolo. Il vetro singolo o vetro float, dall’inglese ‘to float’ galleggiare, così chiamato perché fabbricato con il sistema “a galleggiamento” inventato da Alastair Pilkington, dove il vetro fuso viene versato ad un’estremità di un bagno di stagno fuso. Il vetro float ha spessori variabili, generalmente non inferiori ai 2 mm fino ad un massimo di 25 mm. E’ reperibile in lastre di grandi dimensioni che difficilmente superano i 6000 mm X 3120 mm.
Il vetro singolo può essere normale, ed è il classico vetro tendente al verde o extra-chiaro, quindi perfettamente trasparente o colorato.
Questo tipo di vetro però, preso singolarmente, ha dei limiti prestazionali non indifferenti, poiché ha:
– Scarse prestazioni termiche;
– Scarse prestazioni acustiche;
– Nessuna possibilità di controllo solare;
– Scarsa resistenza meccanica;
– Non garantisce sicurezza, né attiva né passiva.
Vetro float e isolamento termoacustico
Un vetro float da 4 mm ha un valore Ug di 5,8 W/m2K, disperde cioè cinque volte in più rispetto a un normale vetro attuale, Ug 1,1 W/m2K. Non garantisce il benché minimo abbattimento acustico poiché un vetro float da 4 mm abbatte non più di 25 dB.
Vetro float e controllo solare
Un vetro float ha un fattore solare g pari a 0,87, il che significa che lascia passare l’87 % dell’energia solare.
Vetro float e carico di rottura
Il vetro float ha una resistenza di rottura, sia per trazione che per compressione, di 400 Kg/cm2.
Vetro float e sicurezza attiva e passiva
Non garantisce nessun grado di sicurezza attiva né passiva. Purtroppo però il è utilizzato in ambienti aperti al pubblico, come ai bambini, basti pensare alle scuole e agli ospedali. In quei luoghi la sicurezza è di primaria importanza. In caso di rottura, quindi, non deve generare lastre pericolose per l’incolumità di persone o animali. Per quanto riguarda la sicurezza all’anti-effrazione inoltre, non viene garantita nemmeno la minima classe anti-effrazione.
Nei prossimi articoli capiremo meglio come scegliere il tipo di vetro che più risponde alle nostre esigenze, prestando però attenzione alle normative che impongono, ovviamente, determinate scelte.
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7 risposte
Cortesemente: un vetro 4 mm float /12 può beneficiare del bonus casa per supporto al risparmio termico?
Grazie.
4 mm float/12 non vuol dire nulla, manca una seconda parte :).
Salve Sig.Alberti,
ho ricevuto un preventivo per cambiare le finestre dei miei serramenti e le diciture sono le seguenti:
FLOAT 3 MM/12 ALL/G.ONE 4(#3)
GAS ARGON
Cosa significa ?
Buongiorno Vincenzo. Perché non chiederlo a chi le ha fatto il preventivo? 😉
Saluti.