Non è sempre colpa del serramento! Le infiltrazioni di acqua dalle finestre sono spesso causate da una posa in opera non corretta, improvvisata in cantiere e portata a termine mettendo in secondo piano la norma UNI 11673-4. Un tema che merita un approfondimento
Progettazione, corretta esecuzione e verifica.
Se manca anche solo uno di questi passaggi, la posa in opera delle nuove finestre non potrà mai garantire elevati standard prestazionali. Ed ecco che le infiltrazioni di acqua dalle finestre diventano una normale conseguenza.
Il problema solitamente si presenta quando le finestre sono molto vecchie, ma non è cosa rara riscontrarlo dopo l’installazione di finestre prestazionali di ultima generazione (pagate tanto!).
Non è colpa della finestra.
Ora, dato che acquistare nuovi serramenti è un investimento importante, meglio approfondire la questione.
Perché buttare via tanti soldi per finestre dalle ottime caratteristiche tecniche che non potranno mai garantirti la massima protezione dall’acqua?
Il succo del discorso è tutto qui.
Purtroppo, sono tanti i venditori che si limitano a consigliare “il prodotto migliore” e che non si interessano minimamente dell’installazione. E sono tanti anche i serramentisti che prestano poca attenzione alla corretta posa in opera dei serramenti, considerando la progettazione dell’intervento come una perdita di tempo. Ma improvvisare in cantiere è pericoloso!
In un precedente articolo ho parlato della norma UNI 11673 – 4, “Requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione”, spesso messa in secondo piano dagli addetti del settore, ma che può aiutare (non poco!) a risolvere o prevenire il problema delle infiltrazioni di acqua dalle finestre.
In che modo?
Senza la progettazione di una precisa posa in opera, studiata per il caso specifico e che prevede l’utilizzo di materiali idonei, è impossibile validare in opera le prestazioni del serramento certificate in laboratorio.
E la norma UNI 11673-4 sottolinea proprio questo concetto, definendo le prove sperimentali in opera da fare sempre per verificare, valorizzare e documentare la qualità del serramento nella reale destinazione d’uso.
Tra queste prove c’è anche quella relativa alla tenuta all’acqua del serramento.
Che cosa si intende per tenuta all’acqua di un serramento?
Il tema è stato trattato più volte in questo blog.
Ma come si dice, repetita iuvant.
La tenuta all’acqua di un serramento, sia esso porta o finestra, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l’azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. Così definita, la tenuta all’acqua riguarda solo ed esclusivamente il serramento non in opera, ma con la pubblicazione della norma UNI 11673-4 l’attenzione si sposta anche in cantiere.
Progettare l’installazione dei serramenti significa determinate già nelle prime fasi di lavoro il risultato, ma occorre sempre un’attenta verifica del lavoro svolto. E la norma più volte richiamata prevede proprio le verifiche in opera per la tenuta, indispensabili per eliminare il problema delle infiltrazioni di acqua dalle finestre in interventi di ristrutturazione e riqualificazione o prevenire lo stesso problema in interventi su nuove costruzioni.
Ma quali sono i punti deboli del serramento?
Accanto alla guarnizione (o la sigillatura del vetrocamera) e all’accostamento tra parti apribili e fisse, che devono combaciare perfettamente, ci sono le soglie ribassate che, spesso, giocano brutti scherzi quando si parla di infiltrazioni di acqua dalle finestre.
Una corretta posa in opera è condizione imprescindibile affinché la finestra garantisca tenuta all’acqua.
E qui entra in gioco la norma UNI 11673-4.
L’importanza delle verifiche in cantiere per evitare infiltrazioni di acqua dalle finestre nuove
Le prestazioni dei serramenti sono certificate in laboratorio.
Ma per mantenerle anche in opera è importante progettare un sistema adeguato per il caso specifico. In caso contrario, le caratteristiche tecniche che rendono quella determinata finestra prestazionale (e costosa!) resteranno solo su carta.
E dopo?
Verificare!
La norma UNI 11673-4 ha spostato l’attenzione dai soliti test effettuati sui serramenti alle verifiche in cantiere per quanto riguarda:
- la permeabilità all’aria;
- i ponti termici nel foro finestra;
- la tenuta all’acqua.
Che cosa significa?
Garanzia di risultato!
Nel caso specifico delle infiltrazioni di acqua dalle finestre, verificare la posa in opera in cantiere significa identificare altri punti critici (oltre a quelli prima descritti) che dipendono direttamente da un’errata regolazione del serramento o da piccoli difetti del sistema di posa.
Purtroppo, non tutti gli addetti ai lavori prestano attenzione alla progettazione e alla verifica della posa in opera dei serramenti. In questi casi, il committente deve solo sperare di non avere problemi in futuro dopo aver speso tanti soldi per le nuove finestre.
Metti la tua casa nelle mani di professionisti qualificati che lavorano con metodo
Spifferi e infiltrazioni di acqua dalle finestre nuove sono problemi comuni che possono presentarsi quando si lavora “come si è sempre fatto”, in modo tradizionale, con tecniche (e poche accortezze) non in linea con i valori prestazionali dei moderni infissi.
Per non parlare della sicurezza e del risparmio energetico che non potranno mai esserci quando l’improvvisazione in cantiere prende il posto della precisa progettazione.
Le prove sperimentali previste per la tenuta all’acqua dei serramenti, per la permeabilità all’aria, per l’isolamento acustico e così via, sono una garanzia in più per il committente che non vuole avere problemi in futuro e rendere la sua casa più confortevole, sicura e a basso consumo.
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Affidandoti a professionisti qualificati, che progettano nel dettaglio l’installazione delle finestre, partendo da una precisa analisi del caso, di certo non avrai problemi di spifferi e infiltrazioni in futuro.
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