Parliamo di installazione infissi.
Se stai pensando di cambiare le tue finestre, probabilmente hai già fatto delle ricerche per scegliere il modello giusto per la tua casa. Vero?
Ma sai che c’è un altro aspetto fondamentale che spesso viene trascurato o sottovalutato?
Un aspetto che forse hai trascurato anche tu: la posa in opera.
Ti sei mai chiesto cosa succede se le tue nuove finestre vengono montate male?
Ti faccio qualche esempio: spifferi che ti fanno gelare d’inverno, infiltrazioni e muffa che rovinano le pareti e la tua salute, rumori fastidiosi che non ti lasciano dormire, bollette che salgono alle stelle e un comfort abitativo davvero basso. E tutto questo dopo aver investito un bel po’ di soldi per comprare “le migliori finestre sul mercato”!
Ora, per evitare che il tuo sogno di una casa sicura, confortevole e a basso consumo si trasformi in un incubo, devi prestare tanta attenzione all’installazione infissi. In altre parole, devi esigere una posa in opera qualificata, che garantisca la perfetta integrazione tra la finestra e la muratura, con l’utilizzo dei materiali giusti (e non una posa “tutta schiuma e silicone!”). Solo così potrai assicurarti il massimo delle prestazioni e la durata nel tempo delle tue finestre.
Ma come riconoscere una posa in opera qualificata?
Come pretendere una corretta posa in opera?
Come evitare le fregature?
In questo articolo, trovi tutte le risposte che cerchi, la definizione degli aspetti fondamentali che devi sapere sulla posa in opera (e sul contratto!) e la soluzione per assicurarti il massimo dai tuoi serramenti nuovi senza scendere a compromessi.
Installazione Infissi: le informazioni che non devono mancare nel contratto di posa in opera
Ricevo molte e-mail da parte di lettori che mi chiedono come tutelarsi, in fase di stesura del contratto, affinché i loro serramenti siano posati in modo qualificato e non semplicemente “in modo conforme alla regola d’arte”.
In passato ho già scritto un articolo su quali errori evitare per una corretta posa in opera.
Ma scrivere un decalogo facilmente comprensibile per tutti, che riesca a sintetizzare la moltitudine di applicazioni del serramento, non è cosa semplice. Ogni caso va studiato, progettato e messo in opera. Spesso, la parte più delicata, è proprio la corretta messa in opera del progetto di posa.
Tante aziende propongono sistemi di posa già studiati a monte, che sicuramente garantiscono ottimi risultati sul nuovo, ma in ristrutturazione?
E poi, la maggior parte delle applicazioni non prevedono o non accennano ai sistemi oscuranti, soprattutto quelli esterni, molto diffusi nel Centro-Sud Italia!
Però, esistono una serie di regole che dovrebbero essere sempre seguite, o ancor meglio, è cosa fondamentale che il “contratto di posa” preveda quanto meno queste informazioni:
- è importante che sia specificato la stratigrafia della parete e quindi, in funzione di questa, che sia riportato il posizionamento del serramento;
- è importante che siano subito specificati i materiali usati per i nodi (Nodo Primario: barriere e schiuma PU; Nodo Secondario: nastri autoespandenti e sigillante; Quarto Lato: sigillante e/o nastri);
- è fondamentale che si faccia accenno al controtelaio, specificandone costruzione e materiali. Legni con caratteristiche di deformazione all’umidità sono sconsigliati, o se usati, vanno opportunamente sigillati con prodotti specifici. L’OSB, come anche un multistrato, ritengo che siano ottimi prodotti. Consiglio: evitare assolutamente il controtelaio metallico!

Per quanto riguarda il controtelaio, è importante che sia specificato come questo venga posato nel vano: bisogna specificare i fissaggi meccanici, nonché il riempimento dello spazio tra muratura e controtelaio, vale a dire il Nodo Primario.
E per una installazione infissi qualificata, è buona norma riportare anche i materiali che saranno usati per il riempimento e perché no, come saranno usati.
Poi, è fondamentale specificare con quali prodotti sarà realizzata la barriera al vapore, nonché la tenuta del Nodo Primario. Sarebbe buona norma, anche in questo caso, riportare i materiali che saranno usati nonché la loro applicazione.
Detto questo, il nodo primario è risolto.
Passiamo al nodo secondario.
Installazione infissi: occhio ai dettagli “tecnici” del nodo secondario e della traversa inferiore!
Per il nodo secondario, non è sufficiente scrivere che saranno usati nastri autoespandenti (esistono diversi tipi di nastro), ma anche come questi verranno usati. Ma in tanti casi, questo viene considerato come un “dettaglio” trascurabile. Invece, è un dettaglio che può fare la differenza e assicurarti le massime prestazioni dei serramenti nuovi in un foro finestra “a tenuta”, quindi poco energivoro e che non si trasformerà in una fonte inesauribile di problemi.
Per fare un esempio sull’utilizzo dei nastri per l’installazione infissi, relativamente al nodo secondario, all’esterno è possibile utilizzare un nastro BG1, e cioè un auto espandente per tenuta alla pioggia superiore a 600 Pa, che sia anche resistente ai raggi UV. Diversamente, per il riempimento del giunto di posa, per non usare nessuna barriera interna, è possibile utilizzare un nastro a più funzioni, che faccia anche da barriera al vapore. Anche in questo caso sarebbe opportuno specificare i materiali che saranno usati.
Inoltre, è importantissimo che i nastri siano scelti in funzione della dimensione del giunto, poiché hanno un preciso range di funzionamento: un nastro compresso per l’80%, vale a dire per dimensioni molto simili a quelle originali, è in grado di garantire anche tenuta all’acqua! Diversamente, per compressioni inferiori bisogna usarlo in accoppiata con altri prodotti.
Non resta che risolvere il problema della traversa inferiore, più delicata perché soggetta al fenomeno dell’acqua stagna.
In questo caso, per assicurarti una installazione infissi qualificata, meglio controllare che sia specificato nel contratto di posa, allo stesso modo dei due nodi, quali materiali saranno utilizzati nonché la loro applicazione.
Installazione infissi: non fidarti di chi ti dice che la posa in opera dei serramenti è una cosa semplice e standardizzata
Riuscire a racchiudere tutto in un articolo non è semplice, ma con queste informazioni dovrebbe essere più facile richiedere una posa qualificata nel momento della stesura del contratto evitando così i “soliti problemi”:
- il 40% delle dispersioni termiche degli edifici è dovuto a una cattiva posa in opera dei serramenti;
- il 60% dei reclami sui serramenti è causato da una posa in opera non qualificata;
- l’80% dei problemi acustici negli edifici è legato a una posa in opera non adeguata dei serramenti.
Problemi che puoi prevenire affidandoti a chi lavora con metodo per garantirti il risultato.
Esistono sicuramente dei principi base per la corretta posa dei serramenti, frutto dell’esperienza del posatore e della conoscenza dei prodotti usati. Ma ci sono anche le esigenze del committente da assecondare, come ad esempio la necessità d’isolare acusticamente e non termicamente la propria abitazione, o magari la richiesta di una particolare schermatura e/o protezione anti-effrazione.
Ora, dato che ogni caso è diverso dall’altro e le tue esigenze sono uniche, ti consiglio di affidarti solo a professionisti qualificati che partono sempre dall’analisi del caso e delle tue specifiche esigenze, se non vuoi avere brutte sorprese dopo la posa in opera.
E il metodo posaqualificata.it è la tua garanzia di risultato.
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Un metodo (testato!) che ti aiuta a scegliere serramenti funzionali e in linea con i tuoi gusti estetici e che non lascia spazio all’improvvisazione in cantiere per assicurati anche in opera le massime prestazioni dei serramenti che hai scelto: la posa è studiata sempre con attenzione al caso specifico e ogni fase è pianificata. In parole molto semplici, avrai la garanzia di una posa in opera ad alte prestazioni.
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