Cosa vuol dire montare una finestra a “regola d’arte”
Ultimamente, anche su un capitolato speciale d’appalto, non è raro trovare la frase ‘a regola d’arte‘. Basta una breve ricerca su google.it e trovare qualcosa di simile:
“Fornitura e posa in opera e relativa manovalanza di finestre vetrate (vetro e relativa posa inclusi) in Pino di Svezia di prima scelta… e quant’altro per dare l’opera eseguita a regola d’arte …“
Ma cosa vuol dire, montare una finestra a regola d’arte?
Ormai sentiamo parlare di posa a regola d’arte in tutti i settori ma spesso nessuno è in grado di dare una definizione all’espressione. Con ‘la regola dell’arte’ molti anni fa si faceva riferimento ai maestri bottegai, che artigianalmente realizzavano opere di straordinaria fattezza. I più, ancora oggi, parlano di ‘posa a regola d’arte‘ alludendo a qualcosa che di artigianale ha ben poco, perché un giunto di posa è fatto soprattutto di progettazione e corretta esecuzione.
Come può il committente, che non ha competenze tecniche, capire se fidarsi o meno di chi gli sta vendendo la posa in opera a regola d’arte?
Le competenze, purtroppo, non si acquisiscono leggendo qualche forum, magari qualche giorno prima di firmare il contratto, a meno che non ci si rivolga a un progettista che abbia competenze nella progettazione del sistema finestra. Il progettista, dal suo canto, semplicemente con qualche domanda, ha la possibilità di capire se chi è dall’altra parte ha una adeguata preparazione tecnica…Come d’altronde saprei fare anch’io!
Il montaggio a regola d’arte
Un montaggio a regola d’arte è un processo che inizia con un’attenta progettazione dei giunti di posa, nodo primario e secondario. Ovviamente per capire come progettare un giunto di posa è necessario un sopralluogo, motivo per cui ritengo sia giusto farlo a contratto firmato o quanto meno in presenza di un pre-contratto che specifichi questi aspetti, altrimenti, come spesso accade, si finirebbe per fare del lavoro gratuito per altri, spendendo tempo in progettazione e sopralluoghi, per regalarlo ai diretti concorrenti. Il sopralluogo chiarisce molti aspetti non determinabili dalla scrivania dell’ufficio. Una volta presa visione del cantiere, definito il prodotto da usare, il responsabile tecnico è in grado di preparare una bozza del progetto di posa, da sottoporre all’attenzione del progettista o, se non presente, del committente per metterlo al corrente delle scelte fatte. Progettati i due nodi, è giusto indicare quali saranno i prodotti di posa da utilizzare e come questi saranno applicati. Saremo anche pignoli, ma meglio pignoli e qualificati che flessibili e poco qualificati, non trovate?!
Un progettista, invece, ha il compito e la responsabilità di scrivere un capitolato speciale d’appalto, e deve, per stare tranquillo, inserire la voce relativa alla posa in opera, in maniera chiara e dettagliata, e non affidarsi alla regola dell’arte, che vuol dire tutto e niente.
Conclusione
Montare una finestra a ‘regola d’arte’ significa:
– Progettare in maniera dettagliata i due nodi, primario e secondario;
– Definire già in fase di capitolato quali prodotti usare, ovviamente sostituibili con equivalenti;
– Chiedere qualifiche e garanzie da chi effettuerà fisicamente la posa in opera;
– Inserire come “condicio sine qua” la verifica in sito mediante analisi termografica e prova di tenuta all’aria dell’involucro edilizio.
In questo modo, intanto, si libera il campo dagli improvvisati o furbetti di turno e il committente avrà la certezza che il montaggio della finestra sia eseguito ‘a regola d’arte‘…Perché rischiare?!
N.b. Prove come il Blower Door Test testano non solo la tenuta dei serramenti, ma di tutto l’involucro, motivo per cui bisogna curare anche altri particolari, come ad esempio i corrugati per l’impianto elettrico, che andranno cerottati!
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4 risposte
FINALMENTE QUALCUNO CHE SCRIVE IN MANIERA APPROPRIATA IL VALORE DELLA PAROLA CHIAVE “A REGOLA D’ARTE”, CIOè CHE VUOL DIRE TUTTO E NIENTE.
PREGO AI SIGNORI NON COMPETENTI PER FAVORE DI UTILIZZARE SEMPRE MENO QUESTO TERMINE SE NON SI HANNO CONOSCENZE A PIENO, IN MANIERA DI NON CONFONDERE LA GENTE COMUNE CHE DI QUESTO SERVIZIO NE HA BISOGNO.
BRAVO ALBERTI
Grazie Claudio, buon lavoro!