Muffa in casa dopo aver sostituito le vecchie finestre: se è capitato anche a te o vuoi prevenire il problema, questo breve articolo fa proprio al caso tuo.
Leggendolo scoprirai perché si forma la muffa in casa e perché non è sempre colpa del serramento appena installato.
Quello della muffa in casa è un problema serio: vivere in ambienti dove c’è la presenza della muffa, magari vicino alle finestre o in altri punti della casa, ti espone al rischio di sviluppare disturbi respiratori, infezioni, allergie e asma.
Proprio così.
Non stiamo parlando di un “problemino” estetico, ma di un grosso problema che influisce direttamente sulla tua salute e su quella di chi vive con te in quelli che sono ambienti per niente salubri.
Ma queste sono cose che sicuramente già sai.
Però, forse non sai perché si forma la muffa in casa e, soprattutto, perché si forma con maggiore facilità dopo aver installato nuove finestre per migliorare l’isolamento termico della tua casa per vivere meglio e risparmiare sui consumi.
Ora, se hai intenzione di sostituire le tue vecchie finestre approfittando dei vari Bonus, come il Bonus Infissi al 50%, l’Ecobonus al 65% o il Superbonus, e non vuoi ritrovarti a combattere con la muffa, continua pure a leggere. Scoprirai da cosa dipende la muffa in casa quando le finestre sono nuove.
E se invece hai già fatto posare nuove finestre e hai notato che quelle odiose e pericolose macchie scure sui muri si stanno già formando, non preoccuparti. Non è colpa del serramento nuovo – non hai speso inutilmente i tuoi soldi se è stato posato correttamente! – ma è solo una questione di buone abitudini.
Ecco cosa succede in tanti casi.
Muffa in casa: da cosa dipende se le finestre sono nuove?
È (quasi) sempre la stessa storia.
Spifferi, acqua sui vetri, freddo in casa e consumi elevati in bolletta.
Con vecchie finestre che fanno aria da tutte le parti succede questo. E l’unica soluzione per vivere meglio è far installare finestre ad alto isolamento.
Ma ecco che si presenta un nuovo problema: perché in tanti casi si forma la muffa in casa dopo aver fatto posare finestre ad alto isolamento termico?
Come detto, non sempre è un problema di finestra.
Con serramenti nuovi e posati in modo qualificato per mantenere in opera le prestazioni di isolamento termico certificate in laboratorio, si risolve il problema del “freddo in casa” e dei consumi elevati per avere un minimo comfort domestico, ma potrebbe presentarsi il problema della muffa in casa.
E il motivo è questo: se prima gli spifferi garantivano una ventilazione pressoché costante degli ambienti, abbassando il livello di umidità, con le nuove finestre non ci saranno più perdite per ventilazione (e meno male!) ma l’aria tenderà a saturarsi di umidità velocemente.
La muffa che si forma in casa dopo aver installato i nuovi infissi dipende proprio da un tasso di umidità relativa troppo alto.
Cosa fare?
Non serve insultare il serramentista o l’azienda che ha prodotto l’infisso, ma semplicemente controllare il livello di umidità in casa e arieggiare le stanze per abbassarlo.
Ma scendiamo più nel dettaglio.
Ecco perché si forma la muffa in casa e come comportarsi quando gli infissi sono nuovi
A dire il vero, abbiamo già chiarito quali sono le cause e cosa fare per risolvere o prevenire il problema.
Però, qualche “nozione tecnica” – tecnica sì, ma non troppo! – non guasta mai.
Procediamo con ordine e facciamo qualche esempio.
Se in casa hai vecchi infissi con telaio in legno con vetro singolo o doppio ti accorgi facilmente quando il livello di umidità in casa è troppo alto. Infatti, infissi così garantisco valori di trasmittanza termica compresi tra 3 W/m2K e 4,5 W/m2K.
Che cosa significa?
Infissi con temperature superficiali troppo basse che portano alla formazione di condensa sui vetri delle finestre. E cosa fai se noti la presenza di goccioline sui vetri? Apri e fai arieggiare casa in modo naturale. Quindi, oltre agli spifferi che garantiscono una ventilazione “automatica”, ti accorgi con facilità quando è il momento di aprire le finestre per far cambiare l’aria.
Ma con serramenti di ultima generazione, magari dotati di vetri con trattamento basso emissivo con gas argon all’interno, i valori di trasmittanza si riducono notevolmente.
Che cosa significa?
In parole molto semplici, le temperature superficiali saranno più elevate e per vedere l’acqua gocciolare sul vetro camera bisognerà raggiungere valori di umidità relativa tanto alti (superiori all’80%). Quindi, non vedendo subito la condensa sui vetri, non apri le finestre per far arieggiare. E l’umidità resta in casa.
Riassumendo:
- con vecchi serramenti poco isolanti e con perdite dei giunti di posa e delle guarnizioni, il ricambio di aria c’è sempre anche con le finestre chiuse. Poi, come detto, è anche più facile accorgersi quando c’è troppa umidità in casa.
- Invece, con serramenti di ultima generazione posati per eliminare ponti termici e spifferi, la tenuta è perfetta e vengono meno le condizioni per il ricambio di aria naturale. Ecco che l’aria degli ambienti tende a caricarsi di umidità con più facilità e arriva la muffa in casa.
Il rimedio per non avere muffa in casa dopo la sostituzione delle vecchie finestre
L’umidità in casa si forma in modo naturale, anche solo respirando, o magari cucinando, facendo la doccia o stendendo il bucato all’interno quando fuori piove.
E se le finestre sono “a tenuta”, difficilmente l’aria carica di umidità uscirà dagli ambienti. E la muffa è una normale conseguenza.
Ecco che diventa fondamentale cambiare le abitudini se le nuove finestre non sono dotate di sistemi integrati per il ricambio forzato dell’aria.
Ma basta poco:
- ventilare più volte al giorno gli ambienti;
- aprire completamente la finestra dopo aver fatto la doccia e dopo aver cucinato;
- aprire le finestre al risveglio;
- evitare di stendere il bucato in casa.
Queste sono tutte buone abitudini per non avere problemi di muffa in casa, soprattutto quando le finestre isolano bene. E con l’aiuto di un termoigrometro, che misura la temperatura e il tasso di umidità in casa, sarà ancora più facile mantenere salubri gli ambienti.
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