Della pubblicazione della Norma di Posa in Opera dei Serramenti, la nuova UNI 11673-1:2015, ne ho già parlato in quest’articolo.
In quel caso, sottolineavo il ruolo chiave del Progettista o del Direttore Lavori.
Tra l’altro ne ho parlato anche su guidafinestra.it.
Oggi però vorrei spostare l’attenzione sui miei colleghi, perché ci sono diversi aspetti, nella nuova norma di posa in opera dei serramenti, che sono, a mio avviso, molto importanti!
Infatti, se da una parte la nuova norma era da tanto attesa, dall’altra, per chi è abituato a “l’abbiamo fatto sempre così”, forse lo sarà un po’ meno.
Nella prima parte della UNI 11673, in una delle prime pagine, c’è un forte richiamo alla UNI 10818:2015, che detta quelle che sono “competenze e responsabilità” delle varie figure in campo.
Il progettista ha, insieme al Direttore Lavori, un ruolo chiave; tuttavia però, la nostra professione è fatta, soprattutto negli ultimi anni, di sola sostituzione dei serramenti.
In questi casi, quando non c’è un progettista, cosa succede?
Come riportato nella UNI 10818, le parti devono individuare in sede contrattuale competenze e responsabilità, e in questo caso siamo noi, serramentisti, a farcene carico.
Di certo non possiamo attenderci che sia il committente stesso a dirci come posare un serramento!
Cosa dice la nuova UNI 11673-1:2017?
Che tu sia un serramentista o un progettista, non fermarti e prenditi qualche minuto per la lettura.
Se non l’hai ancora letta, cosa che t’invito comunque a fare, eccoti un breve riepilogo!
Giunti di progettazione.
Finalmente si parla di progettazione, e del fatto che questa deve garantire che la posa non sia causa di peggioramento delle prestazioni del prodotto dichiarate.
Inoltre la progettazione deve considerare i due giunti, o i cosiddetti nodi, quello primario e quello secondario.
Piani di tenuta.
La progettazione dei giunti di installazione deve avvenire secondo tre piani funzionali. Per intenderci, la regola da seguire è quella comunemente chiamata “Metodo dei tre Livelli”.
Quindi, per ogni nodo la progettazione dev’essere eseguita secondo i tre livelli: interno, intermedio, esterno.
Isolamento Termico.
L’efficacia del giunto è determinata dal posizionamento del serramento all’interno del vano.
Nono sono ammesse discontinuità tra serramento e isolante e si sottolinea come, eventuali ponti termici non risolti, siano causa di scarsa salubrità e comfort.
Non solo, ma finalmente si fa anche riferimento alla corretta ventilazione, concausa, in caso di sola sostituzione dei serramenti, di muffe e discomfort.
Sempre a tal proposito, nella norma di parla di:
Ponti termici lineari;
Analisi delle isoterme;
Analisi della temperatura minima superficiale.
Se non c’è un progettista, e se non è diversamente specificato in fase contrattuale, tutti questi “oneri” sono a carico del serramentista.
Isolamento Acustico.
Si parla inoltre anche di Acustica, strettamente correlata alla tenuta dei giunti di posa, e di come sia fondamentale lo studio e la realizzazione dei giunti di posa.
Anche in questo caso “bisogna” mantenere in opera le prestazioni del serramento.
Tenuta all’aria e all’acqua.
La posa in opera deve garantire gli stessi livelli prestazionali di permeabilità all’aria e tenuta all’acqua del serramento.
Sembrerebbe scontato, ma così non è.
Se con la tenuta all’acqua ci aiuta “San Silicone”, non si può dire altrettanto per quanto riguarda la tenuta all’aria.
Fin qui nulla di strano penserai, cose scontate, ma sai bene che garantire tutto questo con tolleranze millimetriche e in interventi di sostituzione, non è poi così semplice.
Tra le tante cose, la norma parla anche di fissaggi meccanici, strettamente correlati alla resistenza dei carico del vento e a quella anti effrazione.
Comportamento igrometrico e traspirabilità del giunto.
I giunti di installazione devono essere progettati in modo tale da assicurare il controllo del passaggio di vapore.
Materiali di sigillatura, riempimento e isolamento.
Infine si parla anche di materiali per la Posa in Opera, delle loro prestazioni e della loro durabilità.
Particolare attenzione è data all’applicazione degli stessi, in riferimento alle dimensioni minime del giunto e alla compatibilità stessa dei diversi supporti.
La prima parte della nuova UNI 11673, prima norma sulla posa in opera dei serramenti, contiene moltissime indicazioni progettuali da tenere bene a mente quando si progetta e si posa un serramento.
Se fino a qualche giorno fa c’era una grossa lacuna in tal senso, perché paradossalmente avevamo solo una norma che “responsabilizzava” il processo di posa in opera del serramento, senza però specificare come operare, oggi non è più così.
Cosa succederà nei prossimi mesi? Ne vedremo di belle!
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Che tu sia un progettista o un serramentista, non si può attendere oltre, ma bisogna necessariamente agire, formandosi e qualificandosi ulteriormente.
Progettista e serramentista sono due figure chiave del processo di posa del serramento e la loro collaborazione è imprescindibile.
Nessuno vuole sostituire l’altro, ma collaborare. Lo sostengo da anni, ma mai come ora è indispensabile.
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10 risposte
Buongiorno Guido, tu scrivi : “In questi casi, quando non c’è un progettista, cosa succede?
come riportato nella UNI 10818, le parti devono individuare in sede contrattuale competenze e responsabilità, e in questo caso siamo noi, serramentisti, a farcene carico”.
I costi di progettazione dovrebbero essere riconosciuti sia che sia un progettista che qualsiasi altro attore ad eseguirla, è una attività che va espletata, comporta responsabilità e va pagata. Perchè un posatore/installatore dovrebbe assumersi la responsabilità della progettazione, per acquisire il lavoro concedendo uno sconto sul costo di progettazione? Egli non è preposto a progettare, non ne ha gli strumenti, tutto ciò diventa per lui solo molto rischioso e conflittuale nei confronti di altri attori. Non sarebbe meglio convincere il committente ad affidare la progettazione ad un buon progettista declinando responsabilità su una attività che non è di sua competenza ?
Ciao Giorgio. Nessuno dice di farlo gratuitamente, sia chiaro. Io penso, invece, che sia giusto che lo faccia chi ne ha le competenze, indipendentemente dal fatto che sia serramentista o progettista, assumendosene le responsabilità, ovviamente.
Aggiungerei anche che la mera sostituzione degli infissi non si potrebbe eseguire (come moltissimi altri interventi in casa) senza le debite comunicazioni all’ufficio preposto (non parlo di DIA o SCIA, ma di comunicazione di intervento di manutenzione e inizio lavori). E da che mondo è mondo queste comunicazioni richiedono sempre l’indicazione di una D.L. (e poi siccome siamo in Italia ogni “municipio” fa a se e le regole sono differenti anche in modo evidente tra l’uno e l’altro).
Ecco che, riprendendovi entrambi, potrebbe essere corretto indicare le corrette procedure ai potenziali clienti (oggi forti anche della nuova norma) e se volessero farlo fare a noi ecco che la “parcella” ricaricata nel preventivo di fornitura e posa avrà ancora più ragion d’essere.
Inoltre, vi chiedo, quante volte vi capita la richiesta di preventivi senza che vi facciano fare un sopralluogo? Ecco che sempre in ragione della norma (che “sventolerei” metaforicamente sotto il naso di ognuno di questi pseudo-clienti) non farei più alcun preventivo in assenza di sopralluogo e che soprattutto cercherei già in questa fase un accordo (magari scritto e vincolante??) per evitare che il mio sopralluogo possa poi essere utilizzato dagli altri “abbiamo sempre fatto così” con la solita guerra del ribasso di prezzo.
Che ne dite voi?
Ciao Stefano, d’accordo con te, ma credo sia arrivata l’ora di fare un grosso passo in avanti. Farlo già in fase di sopralluogo la vedo dura, ma si possono adottare sempre altre strategie in tal senso :).
Anche io ci andrei piano con le assunzioni di responsabilità.
Non vorrei che finchè nessuno aveva uno specifico obbligo di fare nulla (vedi il calcolo dei ponti termici), l’incombenza era ‘nebulosa’ ma comunque a carico del progettista.
Adesso che gli obblighi sono chiari (DM req.minimi), passi il principio che lo fa chi suppone di poterlo fare, e, già che ci siamo, gratuitamente.
(Mi ricrederò sull’avverbio finale quando vedrò anche solo una fattura con la voce: ‘Progettazione dei nodi murari’)
Mi ricorda tanto l’infissione dei cardini: finchè bastava un foro, era a carico dell’impresa; da quando ci vanno cardini lunghi un metro per via del cappotto, è diventata attività da serramentista…. ovviamente pagato quanto il muratore che faceva un buco.
Tra le assunzioni di responsabilità più gravose, non dimentichiamo la statica: credi che davvero un serramentista possa dilettarsi con carichi di vento, tenuta delle turboviti, stati limite di esercizio e compagnia bella in presenza di materiali nuovi come i calcestruzzi cellulari, le balle di paglia, l’eraclit e via discorrendo?
Ciao Giovanni. Intanto è un piacere per me leggere il tuo commento. Sono perfettamente in linea con il tuo pensiero, e nei prossimi mesi bisognerà innalzare, definitivamente, il livello degli attori in gioco, qualsiasi sia il loro ruolo. Sul calcolo dello Psi d’installazione ne vedremo di belle a mio avviso. Concordo con te sui supporti, così come ho pensato la stessa cosa, negli ultimi anni, per la UNI 7697, cose molto più gravi di un baffo nero!
Buona sera , incontro ogni giorno professionisti ing.. arch . Che offrono ristrutturazioni ,bravissimi a trovare per i loro clienti offerte sempre piu’ convenienti in materia di serramenti ma alla domanda: arch. Ing. Ha progettato i nodi di posa ? Ha pensato alla sostituzione dei vecchi cassonetti o la loro riqualificazione? Sapete quale e’ la loro risposta ? Prenda le misure e poi le facciamo sapere .. come dire ma questo che eresie sta dicendo!!! Bene e’ il terzo lavoro che perdo per aver posto queste due semplici domande ..purtroppo c’e’ tanta tanta ignoranza in giro . mi rendo conto che qui da noi vanno avanti i bravi serramentisti dal prezzo piu’ basso che posano i loro serramenti senza porsi alcun problema ,(come si e’ sempre fatto) anzi diro’ di piu’ a volte mi sembra di essere un malvivente che vuol fregare i soldi alla gente ..
Buongiorno Domenico. Capisco bene le tue difficoltà; il cambiamento non è cosa semplice, e spesso il limite più grande è nelle nostre teste. Questo è solo il primo passo! Di certo non bisogna fermarsi di fronte alle prime difficoltà, né creare dei muri con chi sta di fronte. Ne verremo fuori!
Per avere il ruolo di ” progettista ” si deve essere almeno diplomati, codesta norma non tiene in considerazione e castra come al solito chi lavora : il serramentista, sempre poi di fronte alla legge del consumatore? Insomma e’ inutile che proprio noi continuiamo a normare senza tener conto che il consumatore ha gia’ dalla sua parte leggi astringenti su chi esegue le opere e il serramentista e’ sempre spalle al muro, ma chi decide l’ appalto o chi ne tira le fila i tempi e i costi e’ poi quel negligente del consumatore, forte di 2 righe lette in qua in la sul web e del risultato finale in basso a dx del preventivo, al quale, a suo avviso dobbiamo fargli obbligatoriamente un ulteriore forte sconto, non si capisce a volte neanche tagliando poi che cosa?! La ns qualita? Pena va da un altro con il nostro preventivo pieno di lavoro e soluzione) gratuito in mano.
Ciao Marco. In questa norma io vedo una grossa opportunità. Chi vuol intendere, intenda! Un saluto.
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