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PERDITE PER VENTILAZIONE

Quando si parla di sostituzione dei serramenti il primo parametro che viene in mente a tutti, operatori del settore compresi, è la trasmittanza termica.

Sostituisco i serramenti perché entra freddo” è la frase più ricorrente. Ed ecco che allora parte la ricerca al serramento ultra performante, in grado di ridurre l’entrata del freddo. 

Purtroppo però, per la delusione di molti, non è il freddo ad entrare, bensì il calore ad uscire, e con la sostituzione dei vecchi serramenti viene ridotta di molto la dispersione di calore. Senza soffermarci sulle formule per il calcolo delle dispersioni termiche attraverso un serramento, è sufficiente pensare,  tanto per dare un ordine di grandezza,  che un vetro singolo disperde quasi 6 W/m2K, un doppio vetro quasi 3 W/m2K e un doppio vetro con trattamento basso emissivo e gas argon, quasi 1 W/m2K.  Il rapporto è quindi 1:6.

Se volessimo spingerci oltre, magari pensando a un triplo vetro con doppio trattamento basso emissivo e gas argon, il valore di “dispersione” scenderebbe ulteriormente a circa 0,6 W/m2K. Se paragonato al vetro singolo, significa ridurre le “dispersioni” a un decimo!

I valori sono indicativi e relativi al solo vetro, che ovviamente, rappresenta la maggior superficie del serramento.

Il calcolo in termini di riduzione dei consumi è tutto sommato abbastanza semplice da fare, basta applicare una formuletta per riuscire a stimare quanto, in funzione della zona climatica del fabbricato, si riesce a risparmiare in termini di energia.

Ne ho già parlato in passato, qui trovi un articolo abbastanza esemplificativo. I calcoli però non tengono in considerazione le perdite per ventilazione che invece ci sono e possono essere essenzialmente di due tipi:

– Perdite dovute alla ventilazione degli ambienti, quindi volontarie;
– Perdite dovute a una non corretta tenuta all’aria dei serramenti, e di conseguenza non volontarie.

<img src="https://www.posaqualificata.it/wp-content/uploads/2015/04/Perdite-Ventilazione-Finestre.png" alt="perdite per ventilazione"/>

In entrambi i casi le perdite non sono mai controllate.

 In quest’articolo però vorrei spostare l’attenzione su un altro aspetto spesso trascurato. Oltre alle perdite per trasmissione, un serramento disperde energia anche e soprattutto per “ventilazione”. Chiunque vive in un abitazione con vecchi serramenti conoscerà benissimo il fastidioso spiffero che fa muovere la tenda e lascia passare rumore. Allo stesso modo, anche chi ha appena sostituito i serramenti, è consapevole del fatto che, per quanto le condizioni di comfort termico e acustico siano sicuramente migliorate, vi è stato un conseguente peggioramento del comfort igrometrico, facilmente visibile per via di formazione di condensa superficiale e/o muffa. Questo accade essenzialmente perché vengono meno quei ricambi d’aria gratuiti che prima erano dati dalla “non” tenuta dei serramenti.

Tanto per dare due riferimenti e sottolineare quanto siano importanti le perdite per ventilazione, proviamo a fare due calcoli.

Supponiamo che le condizioni siano queste:

Vecchio serramento, Uw 4,5 W/m2K – Permeabilità all’aria  Classe 0 o 1.
Nuovo serramento, Uw 1,3 W/m2K – Permeabilità all’aria Classe 4.

Un serramento, la cui permeabilità all’aria (UNI En 12207) sia la Classe 1, ricambia 50 m3/hm2. Un serramento in Classe 4 invece, 3 m3/hm2.

La differenza quindi di volumi per metro quadro di superficie finestrata è pari a 47 m3/hm2.

Proviamo adesso a quantificare in termini di consumi energetici questa differenza. Supponiamo che il nostro edificio abbia una superficie trasparente, relativa quindi ai serramenti pari a 20 m2  e sia localizzato a Potenza, Zona E ( 2472 GG).

Le perdite per ventilazione possono essere calcolate in questo modo:

QVent= [(N100 ∙ A) ∙ 0,162 ∙ cp ρ ∙ GG] ∙ 0,024

Con:

ΔQVent Perdite per ventilazione, espresse in kWh/a
N100 Risultato Test Permeabilità Aria del Serramento (UNI En 12207)
0,162 Coefficiente riduttivo che tiene conto delle differenze Laboratorio/Serramento in Opera
cp ρ Capacità termica volumica aria pari a 0,34 Wh/m3K
GG Gradi giorno della località considerata
0,024  Coefficiente correttivo per ottenere il risultato in kWh

QVent N100 Cl 1 = [(50 ∙ 20)  ∙ 0,162  ∙ 0,34  ∙ 2472 ]  ∙ 0,024 =  3268 kWh/a

QVent N100 Cl 4 = [(3 ∙ 20)  ∙ 0,162  ∙ 0,34  ∙ 2472 ]  ∙ 0,024 =  196 kWh/a

ΔQVent = 3072 kWh/a

<img src="https://www.posaqualificata.it/wp-content/uploads/2015/04/Perdite-Ventilazione-Finestre.gif" alt="perdite ventilazione finestre"/>

Per produrre 10 kWh di calore sono necessari 1 l di gasolio o circa 1 m3 di metano. Il risparmio di gas che ne deriva dall’intervento è pari a 307 m3.

Nell’ipotesi che 1 m3 di gas costi circa 0,8 € l’anno si ottiene un risparmio di circa 245 € l’anno.

 

 

 

Per lo stesso edificio il risparmio dovuto alla riduzione delle perdite per trasmissione era risultato pari a:

ΔQT = 3,2 X 20 X 59328 = 3797 kWh/a

Come già detto per produrre 10 kWh di calore sono necessari 1 l di gasolio o circa 1 m3 di metano. Il risparmio di gas che ne deriva dall’intervento è pari a 307 m3.

Nell’ipotesi che 1 m3 di gas costi circa 0,8 € l’anno, si ottiene un risparmio di circa 300 € l’anno.

 Le perdite per ventilazione quindi, rappresentano una componente energetica non da poco!

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Info sull'autore

Guido Alberti

Guido Alberti

Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.
Guido Alberti

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Consulente e Artigiano Certificato PassivHaus, Tecnico Esperto Finestra CasaClima, figura accreditata dall’Agenzia CasaClima per fornire consulenza a progettisti e committenti. Operatore Termografico di II Livello UNI EN ISO 9712.

Commenti

6 risposte

  1. Molto interessante l’articolo, quindi qualora non si debbano sostituire gli infissi, un intervento di sigillatura e coibentazione del fissaggio tra telaio e controtelaio o tra le ante delle finestre per eliminare gli spifferi è molto consigliato. Avete trucchi da suggerire?

    1. Buonasera, beh…non è proprio così. Ad ogni modo sto preparando un articolo che ne tiene conto e quantificherà, seppure in modo approssimativo, tali perdite imputabili a una non corretta posa in opera.

  2. Attenzione: nell’ipotesi di calcolo, si suppone di AZZERARE praticamente la ventilazione, con buona pace della salubrità degli ambienti; poi, non ci stupiamo se le case si trasformano in muffifici.

    1. Buongiorno Giovanni. Hai fatto bene a sottolinearlo; I ricambi minimi d’aria devono essere sempre garantiti! Il mio intento è quello di far capire quanto siano importanti le perdite per ventilazione.

      1. Gentile esperto, mi è stato montato un infisso in alluminio ALUK 67IW TT apertura 1 anta vetrocamera 3+3/15argon/3+3BE mm 800X1420 a metà di un davanzale in marmo e d’inverno il sottodavanzale interno diventa un gocciolatoio. C’è una soluzione?
        Ringrazio per la cortese attenzione
        Daniela Panchieri

        1. Buonasera. Di soluzioni ne esistono, peccato che poi non siano applicate da chi dovrebbe! Da quanto ho capito non è stato fatto nulla per ridurre il ponte termico del davanzale, che suppongo sia passante, giusto? Se così fosse l’unica soluzione per ridurlo è quella di rimuovere il serramento, applicare un taglio al davanzale, inserire del materiale isolante, e ri-posarlo.

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