La posa in opera del controtelaio isolato da parte del serramentista è ancora poco diffusa in Italia, mentre in Trentino Alto Agide è, ormai, realtà consolidata da diversi anni. Questo dovrebbe farci riflettere. L’Alto Adige è per il mondo delle costruzioni sinonimo di efficienza energetica, non a caso, l’Agenzia CasaClima ha fatto e continua a fare scuola in questo senso. Se è vero che le costruzioni sono efficienti, per forza di cosa anche il sistema finestra dev’esserlo, altrimenti ci sarebbero seri problemi.
Affinché il foro finestra sia altamente efficiente è importante che:
– Il controtelaio, incluso il cassonetto, sia altamente isolante, sia a perfetta tenuta all’aria, con quarto lato inferiore e assolutamente non metallico;
– La posa in opera del sistema finestra, controtelaio e serramento, sia eseguita da posatori qualificati;
– Il serramento, parte altrettanto importante del sistema, sia ad elevata efficienze energetica.
Questi tre aspetti sono ugualmente importanti, tutti e tre allo stesso modo. Se viene meno uno di questi il sistema finestra non sarebbe altamente efficiente, e le “verifiche in situ” per ottenere determinate certificazioni avrebbero esito negativo, con gravi conseguenze per il serramentista.
Provate a vedere questo breve video
Qui la versione integrale!
Per quale motivo allora, il serramentista responsabile nei confronti del committente del sistema finestra, dovrebbe lasciare la posa del controtelaio all’impresa?! E se poi la costruzione non è a perfetta tenuta all’aria, chi paga le conseguenze?! Generalmente la prova del Blower Door Test viene eseguita con l’interno ancora grezzo, proprio per questo motivo, se ci sono errori si può intervenire senza problemi, ma perché rischiare?!
La tenuta alle intemperie e la perfetta ermeticità del sistema possono essere progettate correttamente a monte, lasciando al cantiere la sola corretta esecuzione. Sarebbe conveniente quindi che il serramentista si preoccupasse della posa del controtelaio, progettando correttamente il nodo primario, utilizzando prodotti per la posa adeguati e eseguendo i lavori di posa in opera meticolosamente.
Mi direte ”Vabbé ma in Alto Adige è obbligatorio e fanno i test, qui da noi nessuno fa le verifiche, che senso ha?”. Secondo me a nulla serve acquistare un serramento ‘a tre guarnizioni’ se poi tra muratura e controtelaio non ne inserisco nemmeno una, non trovate? Sarebbe come acquistare un porta d’ingresso altamente isolante e poi lasciare qualche millimetro di spazio nella parte inferiore…Che senso avrebbe?
Sono convinto che nei prossimi anni tutti i serramentisti si adegueranno con la posa in opera del controtelaio, perché sarà il mercato a richiederlo. Nella mia azienda, abbiamo iniziato oltre un anno fa, e ad oggi son pochi i cantieri in cui lasciamo il controtelaio all’impresa…Quello che posso affermare è che sicuramente comporta un costo maggiore e più attenzione, prima della posa è infatti indispensabile andare in cantiere qualche volta in più per dare le corrette indicazioni all’impresa, soprattutto per il quarto lato inferiore, ma una volta posato il controtelaio perfettamente a livello e a piombo, posare l’infisso diventa molto più semplice. Quante volte vi è capitato che i controtelai non sono stati montati a ‘regola d’arte’ e la posa dell’infisso ha richiesto il doppio, se non il triplo, del tempo? Quante volte il committente resta scontento del coprifilo, obbligatorio per compensare i ‘fuori squadro’?! Una volta che un controtelaio è stato posato male non c’è altra alternativa se non smurarlo e ri-posarlo. Perché non chiedere che sia direttamente il serramentista a posare il controtelaio in modo da avere un unico responsabile in caso di problemi? Vale la pena assistere al classico scarica barile tra impresa o muratore e serramentista?!
Io non correrei questo rischio e inizierei a chiedere a chi mi vende l’infisso anche la posa del controtelaio, spendendo qualcosa in più, ma almeno si avrà la certezza che sia eseguita con prodotti adeguati, non malta cementizia, e che soprattutto, alla base, ci sia un progetto di posa in opera che mi garantisca un nodo isolato, ermetico e soprattutto, duraturo.
Avete mai visto un impresa o muratore ‘murare’ un controtelaio usando schiuma poliuretanica e guaine isolanti? Se vi capita, segnalatemelo!
13 risposte
Buonasera,
Sono molto contenta di aver trovato il vostro sito:) Vorrei avviare un’impresa di vendita e montaggio dei serramenti. La mia idea è proporre sempre ai potenziali clienti di cambiare il vecchio controtelaio! Però sono un po preoccupata come riuscire a dimostrare ai clienti che la proposta delle altre imprese, soltanto di un rivestimento del controtelaio già esistente, non è la scelta migliore! Purtroppo maggior parte delle imprese in questa zona praticano solo un rivestimento del vecchio contotelaio.
Potrebbe consigliarmi qualcosa?
Grazie
Buonasera e complimenti per l’iniziativa…Il problema è che non sempre è possibile smurare il vecchio controtelaio e in alcuni casi bisogna trovare un compromesso. La maggior parte degli interventi non sono di ristrutturazione ma di semplice sostituzione dei serramenti!
Innanzitutto voglio farle i complimenti per l’ottima e lodevole inziativa di divulgare l’arte del costruire bene tramite un blog così ben fatto e ricco di spunti interessanti sia per gli addetti ai lavori che per chi come me è in procinto di affidare ad una ditta edile la posa di monoblocchi coibentati in legno. Spero che con quanto ho appreso dai suoi articoli riusciró a guidare l’impresa affinchè eviti errori grossolani compromettendo il risultato prestazionale che ho in mente di raggiungere, anche con in significativo investimento in infissi ad alte prestazioni (Internorm). Spero di non approfittare troppo della sua disponibilità nel chiederle un consiglio su come realizzare al meglio il foro finestra destinato ad alloggiare il controtelaio. Nel mio caso (nuova costruzione) le tamponature sono state realizzate con doppia parete 12,6,12 a cassa vuota, quindi l’imbotte delle finestre presenta una fessura su tutto il perimetro. Dato che vorrei posare il controtelaio secondo il sistema PosaClima, mi chiedevo quale fosse il modo migliore di chiudere questa fessura, al fine di consentire una efficace espansione contrastata della schiuma poliuretanica monocomponente a basso invecchiamento che utilizzeró. è opportuno che il miratore rifinisca l’imbotte con normali forati disposti trasverslmente a giunto sfalzato e allettati con malta, o forse è meglio utilizzare tavelle in laterizio a chiudere l’intero perimetro del foro finestra, lasciando solo un paio di centimetri di vuoto per sistemare il falso telaio, fissarlo con zanche o meglio co turboviti ed infine sigillarlo con la schiuma? Grazie e ancora complimenti per la sua iniziativa!
Buon pomeriggio!
Grazie per i complimenti. Detto così, le direi, ma è sicuro che una stratigrafia così composta sia sufficiente? In che zona climatica vive?
Io andrei con un falso in legno, strutturale che chiuda l’intercapedine. In questo modo, un domani, se deciderà di riempire l’intercapedine con materiale isolante, il serramento sarà in continuità con questo. Il forato trasversale, in caso d’isolamento causerebbe un ponte termico. Ovviamente la predisposizione è funzione anche e soprattutto del tipo di oscurante. Tra le zanche e le turbo-viti, io preferisco le turbo viti ne parlo qui. Buon lavoro.
Ps: Di questo dovrebbe preoccuparsene il progettista o, al più, il suo serramentista!
Grazie per i consigli! effettivamente ho omesso di dire che all’esterno della doppia parete verrà posato un cappotto (weber Therm) da 10 cm, che isolerà anche l’esterno dell’imbotte, fino alla battuta del falso telaio. Quest’ultimo verrà posato con quarto lato isolato (con profilo PVC ricliclato 4×4,5) e fissato alla muratura mediante schiuma PU. Per quanto riguarda il sistema oscurante, sarà un telo avvolgibile in acciaio coibentato con predisposizione per zanzariera sistemata tra infisso e battuta. Ovviamente pretenderò che il serramentista posi l’infisso con opportuni nastri autoespandenti e sigillanti a base di MS polimero.
Riguardo il controtelaio, è in legno multistrato fenolico e l’irrigidimento strutturale è ottenuto solo tramite il traverso inferiore in PVC nervato, assicurato ai montanti laterali con opportune staffe metalliche. E’ consigliabile riempire l’intercapedine sotto il quarto lato con materiale isolante di adeguata durezza? Riguardo la posa del controtelaio, il muratore dice che è meglio posare prima la soglia esterna e quindi appoggiare su di questa il controtelaio. In questo caso però dice anche che non è possibile applicare del materiale isolante sotto la soglia, che dovrà essere posizionata con della malta, almeno per i pochi centimetri di appoggio sulla muratura (la maggior parte della soglia esterna poserà sul cappotto da 10 cm, visto che l’infisso verrà posizionato a metà spalletta). E’ questo un compromesso accettabile ?
Grazie ancora per la sua cortesia e disponibilità
Mancava qualcosa! Occhio che la schiuma non garantisce fissaggio meccanico, e mi raccomando, presti attenzione al cassonetto!
Sotto al quarto lato, l’XPS è sicuramente la soluzione più economica. In alternativa Celenit o Vetro Cellulare. In alcuni casi ho usato anche il calcestruzzo cellulare, soprattutto sulle porte finestre.
Riguardo alla posa, se si presta accortezza si può posare sia in un modo che nell’altro. Nulla vieta che sotto la malta di allettamento ci sia isolante. Io eviterei, non costa nulla farlo in questo modo.
Salve ,innanzitutto complimenti per il sito.ho appena iniziato a ristrutturare casa e la posa dei falsi telai la presa a carico l’impresa (grande errore)mi ha posato i falsi solo con la schiuma pluretanica e ha messo delle piccole viti come ancoraggio sui fianchi del falso .il serramentista aveva lasciato staffe di fissaggio da mettere dall’esterno perché ci va il cappotto,adesso la maggior parte dei falsi ha una voragine intorno e le staffe non ci stanno più . il fissaggio delle staffe l’ho presa a carico io perché l’impresa dice che non vanno da nessuna parte..morale della favola tanta gente guarda solo la velocità di posa e chi la prende in quel posto è sempre il cliente…buona giornata e complimenti ancora
Buongiorno. Purtroppo è una triste realtà. Mi spiace!
buon giorno , sono un geometra che professa in Brianza, e qui da noi questo tipo di falsotelaio è abbastanza “nuovo” , ma ti posso garantire che i miei muratori li posano a regola d’arte, del resto se costruiamo le case al giorno d’oggi e non più all’età della pietra qualcosina anche il muratore ha imparato, non credi ?
Ciao Franco. L’articolo risale a 5 anni fa! Se voi siete nelle condizioni di posare un controtelaio in modo qualificato, ne sono più che felice :).