La casa deve respirare!
Ho ormai perso il conto delle volte in cui mi sono sentito fare questa affermazione… ma non mollo!
L’ho detto più volte e continuo a ripeterlo: “Non ho mai visto un sasso andare in insufficienza respiratoria, né mai qualcuno praticare respirazione bocca a bocca a un sasso”; eppure c’è ancora qualcuno che sostiene questa tesi.
La CASA quindi NON deve RESPIRARE!
Questa convinzione nasce dal fatto che spesso non si smaltisce correttamente l’umidità prodotta all’interno di un’abitazione. Sappiamo che una famiglia media, conducendo uno stile di vita normale, produce 6/7 litri di vapore al giorno. Un involucro edilizio tipico non riesce a smaltire più del 2/3% di umidità giornalmente prodotta all’interno degli ambienti.
Il restante 97/98% dev’essere necessariamente smaltito con opportuni ricambi d’aria manuali o meditante l’utilizzo di ventilazione meccanica controllata, VMC.
Immaginiamo, quindi, che nella nostra casa si producano 7 litri/giorno di umidità. Di questi, solo il 3%, paria a 0,2 litri/giorno è smaltito per diffusione. I restanti 6,8 litri/giorno dovranno necessariamente essere smaltiti attraverso la ventilazione.
Se l’involucro è fatto con materiali traspiranti, cambia qualcosa?
Un materiale traspirante è un materiale il cui fattore di resistenza alla diffusione del vapore µ (mu), parametro adimensionale ottenuto dal rapporto fra permeabilità dell’aria e permeabilità del materiale, sia il più basso possibile. Maggiore sarà µ, maggiore sarà la resistenza opposta dal materiale al passaggio del vapore e quindi, minore sarà la sua traspirabilità.
In presenza di involucri realizzati con materiali traspiranti la percentuale non aumenterà in modo significativo, motivo per cui, anche utilizzando questi materiali, lo smaltimento dell’umidità interna non potrà avvenire se non con una corretta ventilazione, manuale mediante il serramento, o meccanica mediante apposite macchine.
L’involucro dev’essere a tenuta. Proprio così, non devono esserci spifferi!
Dove passa aria inevitabilmente passa rumore ed esce calore. L’involucro nella sua totalità, pareti, solai, copertura e serramenti deve garantire tenuta. I vari componenti devono essere correttamente raccordati tra loro.
La regola da seguire è simile a quella del pennarello nella coibentazione e cioè, considerato un ambiente, s’immagina di rappresentare con un pennarello rosso lo strato di tenuta all’aria; ogni qual volta vi è un cambio di direzione bisogna garantire tenuta. Allo stesso modo, all’esterno s’immagina di rappresentare, con un pennarello blu, lo strato di tenuta al vento; ogni qualvolta vi è un cambio di direzione c’è da garantire tenuta. Lo stato di tenuta all’aria è sempre sul lato caldo, mentre quello di tenuta al vento è sul lato freddo.
Quali sono i principali problemi causati da una scarsa ermeticità dell’involucro?
DANNI AGLI EDIFICI
– Un involucro non a tenuta causa danni alla struttura dell’edificio dovuti a fenomeni di condensa.
ENERGETICI
– Un involucro non a tenuta comporta un aumento del fabbisogno energetico;
– Un involucro non a tenuta compromette le proprietà isolanti dei materiali. L’umidità infatti peggiora le caratteristiche di isolamento termico del materiale;
– In presenza di impianti di VMC, il rendimento dell’impianto peggiora.
ACUSTICI
– Dove passa aria, inevitabilmente passa rumore.
UMIDITA’
– L’aria porta con sé umidità. Se l’umidità si accumula si innescano fenomeni di progressivo degrado.
SCARSO COMFORT
– Infiltrazioni d’aria fredda nell’involucro causano una riduzione della temperatura interna, con conseguente discomfort all’interno degli ambienti.
Il grado di ermeticità dell’involucro edilizio si valuta attraverso il “Blower Door Test” (BDT).
I serramenti sono parte dell’involucro e devono garantire ermeticità allo stesso.
Un serramento non in opera garantisce un’ottima permeabilità all’aria, essendo oramai quasi tutti i serramenti di ultima generazione in Classe 4.
Diventa quindi fondamentale una corretta posa in opera dello stesso.
I prodotti che garantiscono tenuta al serramento posto in opera nell’involucro edilizio sono le pellicole/guaine di tenuta che, correttamente applicate, risolvono il problema del raccordo tra superficie trasparente e opaca.
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2 risposte
Ciao Guido, ti faccio moltissimi complimenti per il tuo sito che prendo come primo punto di appoggio nel caso di dubbi o per semplici consultazioni.
Riguardo a questo articolo ho trovato una discrepanza con un altro articolo preso dal blog Kerakoll Green Building.
http://www.greenbuildingmagazine.it/la-casa-sana-respira
Cosa ne pensi?
Ciao Claudio! Credo si debba fare una distinzione tra respirare e traspirare…L’involucro traspira ma a mio avviso, non respira!